Londra- E’ su tutti i giornali, l’indignazione degli italiani all’estero dopo aver appreso che la legge Rosatellum ( la nuova legge elettorale) penalliza fortemente i cittadini italiani all’estero, gia’ considerati di serie B.
In un periodo di Brexit in cui gli italiani stanno lottando per la riconoscenza dei propri diritti, dall’Italia arriva questo proiettile che uccide i diritti degli italini per il voto, e badate bene che la legge entra in vigore già alle prossime elezioni politiche nel 2018.
Prima di questa legge chi si voleva candidare nei collegi esteri doveva risiedere all’estero e doveva essere iscritto all’Aire. Ora con la nuova legge i partiti potranno candidare all’estero anche chi all’estero non c’e’ mai stato , e non conosce una lingua straniera.
Cosi facendo le circoscrizioni estero potrebbe diventare una sorta di scappatoia per alcuni politici che a tutti i costi vogliono un seggio in parlamento.
Ma non finisce qui’ : c’e’ un’altra modifica che lascia indignati. Non sono candidabili i cittadini italiani che negli ultimi 5 anni hanno ricoperto cariche elettive a qualsiasi titolo nel paese in cui vivono. Allora la domanda sorge spontanea, quale e’ la differenza tra un cittadino italiano eletto in un consiglio comunale o regionale nel paese in cui vive ed uno in Italia.
Insomma questa legge elettorale lascia gli italiani all’estero ancora esclusi e delusi, la legge andava modificata certo ma non in questo modo. Anzi andava data piu’ trasparenza a chi vota all’estero, ( che gia’ come sappiamo non e’ chiara e spesso spariscono voti, cartelle e altro), invece si e’ fatta una modifica non per dare trasparenza ma per soddisfare esigenze di partiti e tradendo gli elettori all’Estero.
Peccato perche’ i politici che siedono sulle poltrone del parlamento italiano sono li anche grazie al voto degli italiani all’estero, ma lo sappiamo la politica non guarda ai cittadini ma ai propri interessi.