Londra – (Rosita Pirulli) Dal 20 al 26 novembre ‘The second week of the Italian cuisine in the UK’ avrà nuovamente luogo presso l’Ambasciata Italiana a Londra.
E’ stato annunciato questa mattina presso il World Travel Market dall’Ambasciatore Pasquale Terracciano, Nicola Lener, Direttore Centrale per l’internazionalizzazione del sistema Paese e le autonomie territoriali e Fabio Maria Lazzerini, consigliere dell’Enit.
Il progetto, nato nel 2016 dall’ispirazione di alcuni dibattiti discussi dal ‘Milan Charter’ presso l‘Expo di Milano, è un evento internazionale che prenderà anche posto in altri paesi del mondo, così come nella prima edizione.
Il motto di questa seconda settimana è ‘Vivere all’italiana’ che si intreccia perfettamente con il concetto di turismo ‘lento’ ieri descritto dal Ministro Dario Franceschini.
Secondo Nicola Lener anche e soprattutto attraverso il cibo, il turista può vivere un’esperienza. ‘Il cibo italiano va oltre la gastronomia’, ha poi aggiunto, perché alle spalle di un piatto si cela la storia di un territorio.
Infatti promuovere i luoghi italiani attraverso il cibo è uno degli obbiettivi principali di questa iniziativa, che invita il turista a scoprire nuovi itinerari lungo le regioni.
L’evento, perciò, sarà un’opportunità che aiuterà a promuovere l’Italia intera all’estero, attraverso dei sapori tutti diversi tra loro.
L’ambasciatore, Pasquale Terracciano ha poi ribadito nella conferenza, quest’oggi, quanto la cucina rende l’Italia un brand vero e proprio. E’ proprio la qualità di ogni singolo prodotto che fa la differenza e che conferisce alla nazione il valore di superpotenza in termini turistici.
Non a caso la cosiddetta ‘dieta mediterranea’ è riconosciuta in tutto il mondo in particolare nel Regno Unito. Da una ricerca condotta dal Travel Appeal, tra 91.924 ristoranti italiani il 42% delle revisioni positive appartengono agli inglesi, con un 84,2% di loro soddisfatti dei piatti degustati in varie località italiane.
In effetti, l’Inghilterra è una delle più forti amanti dei prodotti italiani, in particolare vino, pasta e olio d’oliva sono i primi nella loro lista, garantendo un grande contributo all’economia italiana.
Il consigliere dell’Enit ha continuato con i dati del Travel Appeal facendo notare che le cinque regioni più apprezzate dagli stranieri sono Basilicata (88%), Trentino Alto Adige (87,2%), Umbria (87,1%), Valle d’Aosta (86,7%) e Abruzzo (85,4%). I piatti più amati sono invece i più semplici: Le pappardelle sono al primo posto con un 92,3% e a seguire bruschette e crostoni con un 25%.
L’ambasciatore Terracciano ha poi accennato agli eventi che saranno presenti lungo la settimana del 20 novembre. Diversi shows sia pubblici che in digitale coinvolgeranno il pubblico in una conoscenza approfondita del gusto italiano anche attraverso la tecnologia, ma soprattutto saranno mirati sulla minimizzazione dello spreco alimentare, insegnando a cucinare o conservare ciò che magari si pensa sia non più utilizzabile.
L’iniziativa oltre che promuovere il brand italiano ‘abroad’ è un ottima introduzione del 2018 che l’Italia ha dichiarato ‘L’anno del cibo italiano nel mondo’.