Londra ( Enrico Pacifero)Non e’ uno scherzo o una trovata pubblicitaria, ma una start -up Bio-bean creata da Arthur Kay, un 27enne britannico. Arthur ha capito che i fondi del caffè possono essere riutilizzati in innumerevoli modi, comediceva la nonna.
La nonna forse non ci ha pensato ma lui si ha ideato un processo per tirare fuori dagli scarti della bevanda più famosa al mondo olio di caffè che aggiunto al tradizionale diesel crea un biometano: il B20 che è in grado di far funzionare gli autobus londinesi.
Immediati i vantaggi limitare le emissioni di Co2 e di risparmiare sul carburante e anche sui fondi di caffe’ e quindi sulla spazzatura. Finora la Bio-bean ha prodotto 6mila litri di olio di caffè, l’equivalente di 3,55 milioni di tazzine.
Dietro all’invenzione c’e’ anche un grande insegnamento, che non si butta via nulla tutto si puo’ reciclare, e se lo pensiamo in termini di energia tutto si crea, tutto si distrugge, tutto si trasforma…. vecchia legge delle Natura, torna sempre comodo.