Londra ( Carlo Stramaglia) – Lo ha annunciato la May dal suo viaggio a Pechino, i buoni propositi non sono suffenti : “Per i cittadini UE – post-Brexit non avranno gli stessi diritti di quelli arrivati prima. Critiche dall’Europa, che considera la questione “non negoziabile”.
L’Europa rimane sbalordita, convita che il primo ministro britannico, concedesse i soliti dirtti ai cittadini UE anche dopo la Brexit. A causare il cambio di idea forse le crepe dentro il partito conservatore.
Eppure l’Europa ha sempre creduto che May concedesse ai cittadini europei, e quindi anche italiani, gli stessi diritti approvati sinora.

Un punto sinora irrinunciabile per Bruxelles. Ma la linea della premier britannica ora sembra essere cambiata, soprattutto dopo le frizioni interne al suo partito, i conservatori. Qualche giorno fa l’ultimo screzio, dopo che il Cancelliere dello Scacchiere (in pratica il ministro delle Finanze britannico) Hammond aveva parlato di “differenze minime” dal punto di vista economico dopo la Brexit, scatenando la furia della corrente più oltranzista del partito.
Guy Verhofstadt, coordinatore del Parlamento europeo sulla Brexit, risponde con toni decisi alla May, dicendo che non acceteranno mai che i cittadini europei, e quindi anche italiani vengano trattati in modo diverso da quelli che risiedono in UK da piu’ tempo.