Londra ( Francesca Salimbeni) – Si congelano i rapporti tra la Gran Bretagna e la Russia. Dalle ultime indagini l’agente nervino con il quale l‘ex spia russa Sergei Skripal e la figlia sono stati ridotti in fin di vita sarebbe stato nascosto proprio nella valigia della ragazza, prima ancora che partisse da Mosca. E subito il ministro degli Esteri britannico, Boris Johnson attacca e accusa Putin, tanto che il Cremlino parla di “rottura del protocollo diplomatico”.
Gli investigatori starebbro “lavorando sulla teoria” di una possibile contaminazione di “vestiti, cosmetici” o di un qualche oggetto “regalo” che Yulia Skripal, 33 anni, aveva portato con sé da Mosca, dove era tornata a vivere da qualche anno dopo un periodo trascorso con i genitori in Inghilterra.
Come sappiamo ormai, la ragazza era arrivata a Salisbury per far visita al padre Sergei -ex colonnello dell’intelligence militare russa (Gru) passato negli anni ’90 all’MI6 britannico.
Le ultime notizie hanno fatto arrabbiare Johonson tanto da affermare che la colpa di tutto e’ di Putin : “enormemente probabile che sia stata una sua decisione”. Non si e’ fatta aspettare la replica da Mosca: “Da Londra un’imperdonabile violazione del galateo diplomatico”.