Londra – Si è svolta ieri all’Ambasciata Italiana a Londra la riunione annuale di CoordinamentoConsolare, alla presenza dell’Ambasciatore Roberto Trombetta, dei Consoli Generali in Londra (Marco Villani) ed Edimburgo (Carlo Perrotta), del comitato CGIE rappresentato da Luigi Bille e Manfredi Nulli, dei presidenti del Comites di Londra
Pietro Molle, di Manchester Emanuele Bernardini e di Edimburgo Adriano De Marco.
Non potevano mancare i nuovi parlamentari eletti all’estero: Massimiliano Ungaro, la
Sen. Laura Garavini del PD, l’On. Elisa Siragusa M5S, il Sen. Raffaele Fantetti e l’On
Alessandro Fusacchia Europa con Emma Bonino.
Sono stati affrontati gli argomenti che da sempre sono al centro delle ultime discussioni:
lo stato dei servizi consolari e dei problemi riscontrati dalla comunità italiana
(Passaporti, registrazione AIRE,). Il nuovo Console Generale di Londra, Marco Villani,
ha presentato il suo intento di intensificare i rapporti con gli italiani del Regno Unito:
l’assunzione di nuovo personale al Consolato di Londra è già un importante passo verso
un impegno comune nei confronti di tutti i rappresentati dei partiti eletti all’estero.
È stata anche affrontata l’importante – ma conosciuta da pochi – questione COASIT
(Comitato di Assistenza Scuole Italiane) che e’ uno degli enti gestori di corsi di lingua e
cultura italiana operanti nella Circoscrizione Consolare di Londra. Una realtà quella del
COASIT che ha dovuto sospendere le sue attività per mancanza di fondi.
Anche inquesto caso, tuttavia, l’impegno dei presenti del Comites e in particolare del Comites di Londra insieme al Console di Londra, faranno in modo di risolvere il problema in quanto organo importante e utile per la comunità. Ricordiamo che il COASIT si avvale
del contributo finanziario del Ministero degli Affari Esteri Italiano, dei contributi dei
genitori degli studenti iscritti e di eventuali donazioni di enti o istituzioni locali.

Non poteva mancare il tema Brexit che preoccupa gli italiani all’estero. Sicuramente è consigliato prendere almeno la Permanent Resident Card per i cittadini che sono in Gran Bretagna da più di 5 anni. In futuro ci sara’ lo Settled Status, che ancora pero’ deve essere implementato e stanno ancora discutendo all’Home Office sulla metodologia da appliccare. Permanent Resident Card, per ora che dà più diritti, in certi casi migliori della cittadinanza inglese. Quest’ultima vincola a sottostare alla common law e quindi a seguire certe restrizioni, argomento già affrontato in una trasmissione radio a LondonONEradio dal Vice Capo Missione dell’Ambasciata, Vincenzo Celeste.
Riunioni come quella di ieri in Ambasciata hanno lo scopo importante di unire le forze e
le idee per trovare una via comune per il bene degli italiani all’estero e in particolare a
Londra. L’imminente fuori uscita della Gran Bretagna dall’EU, i problemi che ancora cisono agli uffici Consolari di Londra, l’aumento della domanda da parte dei cittadini e le scarse risposte che ancora vengono date, creano uno stallo che deve essere superato con
il lavoro comune di tutte le forze politiche e delle istituzioni.
Organi come Comites, CGIE, Consolato e Ambasciata devono lavorare seriamente per
fronteggiare il futuro incerto degli italiani in UK, garantendo la salvaguardia dei diritti
dei cittadini ma anche agevolando l’emissione dei passaporti, che è ancora lo zoccolo più difficile da superare. Ma qualcosa di concreto si è mosso e la riunione del Coordinamento Consolare ne è stato un esempio.