L’industria italiana della macchina utensile e dei robot si presenta al mercato britannico.

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Londra 11 giugno 2018 ( Imperial College con l’evento “Manufacturing Technologies and robotics”). L’industria italiana costruttrice di macchine utensili, robot e automazione sbarca a Londra nella prestigiosa cornice dell’Imperial College in occasione del forum “Manufacturing Technologies & Robotics: the future in now” organizzato da UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione ed ICE-Agenzia.

Tale eccellenza italiana si colloca, nelle graduatorie mondiali di settore, in quarta posizione tra i costruttori e in terza tra gli esportatori.

L‘industria italiana della macchina utensile ha scelto Londra come meta per presentare le sue eccellenze manifatturiere in risposta alle esigenze del mercato del Regno Unito, oggi impegnato in un processo di re-industrializzazione imprescindibile dopo Brexit.

Con 32.000 addetti, 400 imprese e un fatturato che nel 2017 si è attestato a oltre 8 miliardi di euro, l’industria italiana di settore destina circa il 60% della produzione ai mercati esteri che da sempre ne apprezzano l’offerta per l’alto contenuto tecnologico, la forte personalizzazione e l’assistenza garantita anche post vendita.

Alle caratteristiche che tradizionalmente contraddistinguono da sempre il made in Italy di comparto, grazie alle importanti misure introdotte dal governo italiano in materia di Industria 4.0, i costruttori italiani oggi aggiungono un’ampia dimensione digitale. Una maggiore automatizzazione e interconnessione delle macchine e dei processi in aggiunta a elementi di sicuro interesse per gli utilizzatori, indurrà i partner britannici intenzionati a dotare i propri stabilimenti produttivi di tecnologie di ultima generazione.

Un’offerta più competitiva – anche grazie ai provvedimenti di super e iperammortamento- da una parte e una domanda esigente e decisamente vivace dall’altra, sono le basi su cui UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE ed ICE-Agenzia, attraverso l’ufficio di Londra, hanno costruito il FORUM di LONDRA che vedrà domani la presenza di istituzioni, rappresentanti del mondo dell’industria e del mondo accademico dei due paesi.

Raffaele Trombetta, Ambasciatore d’Italia a Londra, ha dichiarato in apertura «Italia e Regno Unito vantano una già forte cooperazione nel settore delle manifatture: basti pensare che l’industria meccanica ed i beni strumentali rappresentano la quota principale delle esportazioni italiane verso il Regno Unito, ammontando ad un totale di euro 3,1 miliardi nel 2017». Egli ha inoltre fatto riferimento al lancio promosso dal Governo britannico lo scorso anno di un Libro Bianco sul nuovo Piano Industriale, caratterizzato da particolare enfasi sulla ricerca e sullo sviluppo del settore manifatturiero con lo scopo di riequilibrare l’economia locale. In questa cornice, ha affermato:  «l’Italia potrebbe complementare il settore manifatturiero britannico e diventare un alleato strategico per il futuro, visto il proprio ruolo di leader mondiale nella produzione di macchinari complessi e, più in generale, nel settore dell’automazione e simili».

Accanto all’Ambasciatore sono intervenuti questa mattina: Massimo Carboniero, presidente UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, Roberto Luogo, direttore dell’Ufficio ICE di Londra e Mike Berry, Board Member di MTA.

In un secondo momento è seguito il confronto tra Keith Hodgkinson, Deputy Director manufacturing, defence and Marine at the Department of Business, Energy and Industrial Strategy e Stefano Firpo, direttore generale per la politica industriale sulla competitività e le piccole e medie imprese del Ministero dello sviluppo economico italiano, in collegamento da Roma.

A seguire, sono intervenuti rappresentanti delle università e dei centri di ricerca, eccellenze dei sistemi italiani (Politecnico di Milano, Università Federico II di Napoli, Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, Scuola Superiore S. Anna di Pisa, Politecnico di Torino) e britannici.

L’andamento e i punti di forza dell’industria italiana del settore, insieme ai progetti e alle iniziative sviluppate da UCIMU con diretto riferimento al mercato britannico, saranno illustrate dal presidente Massimo Carboniero che guida la nutrita delegazione di imprese italiane che presenteranno in dettaglio la propria offerta agli utilizzatori locali.

PIETRO CARNAGHI, MANDELLI SISTEMI, BALANCE SYSTEMS, OMERA, MARPOSS, COMAU, SISMA, GHIRINGHELLI, MCM e PRIMA INDUSTRIE, con la loro testimonianza, contribuiranno a presentare al meglio la produzione italiana di comparto.

«Con questo forum – ha affermato Massimo Carboniero – intendiamo sottolineare all’attenzione dei partner d’Oltremanica, anche attraverso la diretta testimonianza di alcune tra le migliori realtà imprenditoriali di settore, le opportunità offerte dalla nuova tecnologia italiana. Obiettivo di questa iniziativa è far sì che le controparti tornino a casa con un’idea più precisa di quanto è possibile fare insieme, secondo lo spirito della collaborazione e della partnership con cui noi costruttori italiani operiamo sui mercati internazionali».

Roberto Luogo, direttore dell’Ufficio ICE di Londra ha concluso «Quella di oggi è una grande opportunità per presentare le migliori tecnologie italiane al sofisticato mercato britannico. La grande attenzione che UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE ha posto nel collaborare a questa iniziativa è conferma della validità del progetto che siamo certi potrà essere attivatore di interessanti relazioni e confronti tra gli attori dei due sistemi paese.».