Londra (Valeria Piccioni) – Donald Trump si è assentato dal G7 con un certo anticipo rispetto alla chiusura del meeting: il capo di stato americano aveva un appuntamento a Singapore con Kim Jong-un. Nella giornata di oggi alle ore 9,00 (3,00 del mattino ora italiana), i due leader si sono incontrati per un colloquio faccia a faccia durato circa 45 minuti. Al termine dello stesso, entrambe le delegazioni americana e nord coreana, si sono sedute al tavolo delle trattative ultimando lo storico incontro tra i due vertici.
Le prime dichiarazioni sull’incontro privato sono giunte per bocca di Trump: «Sarà verificata la denuclearizzazione della Corea del Nord, dobbiamo sviluppare un certo rapporto di fiducia, il segretario di Stato Pompeo ha fatto un lavoro fantastico. La verifica sarà condotta da una combinazione tra Usa e comunità internazionale.». Sul piatto quindi l’argomento più spinoso dell’attuale situazione coreana: i due capi di stato hanno firmato un documento comune sul processo di de-nuclearizzazione della Corea del Nord, impegnandosi a completare lo smantellamento delle armi dalla penisola coreana e collaborando per “costruire una pace duratura e stabile”.
Già da marzo 2018 Kim Jong-un si era dichiarato pronto ad abbandonare il nucleare in cambio di garanzie americane sulla sicurezza: l’incontro con il presidente della Sud Corea Moon Jae-in avvenuto in aprile, aveva già spianato la strada per la ricerca del dialogo piuttosto che l’utilizzo delle armi. «La Nord Corea ha chiarito che non avrebbe ragione di mantenere il suo arsenale nucleare se la sopravvivenza del regime fosse garantita» aveva dichiarato Kim Jong-un mostrandosi disponibile per un successivo incontro con il presidente americano.
Entrambi i leader si sono dichiarati estremamente soddisfatti dell’incontro. «Avremo una relazione straordinaria, ce la faremo insieme. Sarà un successo» dichiara un entusiasta Trump.
Anche il giovanissimo Kim incalza « Non è stato facile arrivare qui, i pregiudizi ci chiudevano occhi e orecchie. Però abbiamo superato gli ostacoli.[…] Abbiamo avuto un incontro storico, abbiamo deciso di lasciarci il passato alle spalle. Il mondo assisterà a un cambiamento decisivo. Vorrei esprimere la mia gratitudine al presidente Trump, per avere reso possibile tutto questo».
Kim Jong-un ha anche invitato Trump a Pyongyang per un secondo vertice a luglio.
Capella Hotel di Singapore: sullo sfondo, le due bandiere rosso-blu e l’incredulità generale, fanno da cornice a un evento di portata mondiale. La storica stretta di mano, la prima tra America e Corea del Nord, pare siglare l’inizio di una nuova era che vede una risoluta collaborazione tra Oriente e Occidente.