Londra-(Giusy Perano)- Finisce cosí, dopo solo due stagioni e nel peggiore dei modi, l’avventura di Antonio Conte tra le fila dei Blues. Due titoli vinti: la Premier League nella stagione 2016/2017 e la 137esima edizione della FA Cup la stagione successiva.
Allenatore stimato e sostenuto da gran parte dei tifosi del Chelsea, che hanno riconosciuto e successivamente apprezzato la grande passione e la forte determinazione con cui ha svolto il suo lavoro, ma constantemente messo in dubbio e sotto pressione dalla società. Che il rapporto tra il tecnico italiano e la dirigenza del club londinese fosse tutt’altro che idilliaco è sempre stato noto nel panorama calcistico europeo.
I primi scontri risalgono già al primo anno di Conte nella capitale inglese. Stagione 2016/2017: dopo la vittoria della Premier League, Conte chiese al patron russo Abramovič di fare un punto sulla campagna acquisti e di investire sulla rosa per raggiungere traguardi importanti anche in Champions League.
Tutto questo però senza tenere in nessun conto Marina Granovskaia, la potente ed autorevole direttrice del club, braccio destro dello stesso Abramovič. È lei a guidare le mosse del Chelsea dal 2003, occupandosi dei bilanci, delle spese e persino del mercato. È suo compito prendere le decisioni più delicate e sue sono le scelte definitive sui cartellini da acquistare, sugli allenatori da esonerare e quelli da scegliere.
Le tensioni con Conte non sono mai mancate e la situazione non è mai stata facile, soprattutto dopo ogni piccolo passo falso della squadra. Pochi confronti ed idee totalmente contrastanti: queste sembrano essere le cause della rottura.
Da tempo era nei piani della Granovskaia trovare una valida alternativa a Conte. Tanti i nomi: Laurent Blanc, Slaviša Jokanović, ma la prima scelta è sempre stata Maurizio Sarri, protagonista di una stagione incredibile al Napoli.
Efficace, bello, funzionale: questo il calcio espresso da Sarri in soli tre aggettivi.
Possesso palla, pressing, appoggi veloci e giocate di prima sono quello che il tecnico chiede ai suoi giocatori in allenamento e prima di ogni match.
Ha stupito l’Italia e l’intera Europa, “io non ho dubbi che Sarri sia tra i più forti in assoluto, quello che ha fatto con il Napoli, la forma del suo calcio è un brindisi al sole. Se dovesse venire in Inghilterra sarà un piacere” è quanto affermato da Pep Guardiola.
Ebbene sì, Sarri ci è riuscito, si è fatto strada tra le big, ha convinto persino la Granovskaia ed allenerà il Chelsea per le prossime tre stagioni, come previsto dal contratto. Sarà il sesto italiano ad allenare la squadra inglese. Per un italiano che parte, ce n’è un altro che arriva.