London (p.b.o) Theresa May e il suo stuff hanno raggiunto un accordo su come affrontare i colloqui finali sulla Brexit nella sede di Checkers.

Non e’ stato facile, arrivare a questo accordo, ma alla fine  tutti sono stati concordi con il Primo ministro britannico,  Theresa May ha definito una “posizione collettiva per il futuro dei nostri negoziati” sulla Brexit. L ‘accordo, potrebbe ancora essere modificato  da Bruxelles,  di seguito è riportato il piano concordato:

Merci
La dichiarazione afferma che il Regno Unito “manterrà un regolamento comune per tutti i beni” compresi i prodotti agricoli dopo la Brexit, con il Regno Unito che si impegna tramite un trattato sull’armonizzazione continua, evitando così l’attrito alle frontiere.
Il Parlamento avrebbe la supervisione di tali norme. Tuttavia, la proposta afferma che le protezioni in settori quali l’ambiente, le leggi sul lavoro e la protezione dei consumatori non scenderebbero al di sotto dei livelli attuali.

L’accordo vedrebbe disposizioni più flessibili per i servizi, con un riconoscimento che comporterà un minore accesso reciproco ai mercati rispetto a quello attuale.

Giurisdizione congiunta delle regole
Il piano propone quello che viene definito un “quadro istituzionale comune” per interpretare gli accordi tra Regno Unito e UE, da svolgere in ciascuna giurisdizione dai rispettivi tribunali. Tuttavia, le decisioni dei tribunali del Regno Unito comporterebbero “il debito rispetto della giurisprudenza dell’UE in aree in cui il Regno Unito ha continuato ad applicare un regolamento comune”.

Accordo doganale (accordo doganale facilitato)

La dichiarazione del governo fa avanzare l’idea del cosiddetto accordo doganale facilitato, il nuovo tentativo di un sistema che potrebbe essere accettabile sia per UK che in UE

Ciò farebbe sì che il Regno Unito e l’UE evitino frontiere  complesse venendo considerati come “territorio doganale combinato”. In base a ciò, il Regno Unito applicherebbe tariffe e politiche commerciali per le merci destinate al Regno Unito e i loro equivalenti UE per le merci che entrano nell’UE.

Questo, secondo il documento, consentirebbe a un post-Brexit del Regno Unito di fissare le proprie tariffe per gli scambi con il resto del mondo senza causare interruzioni delle frontiere.

Obiettivi generali
La dichiarazione si conclude affermando che i piani, insieme ai dettagli da illustrare nel white paper pianificato della prossima settimana, rappresentano “un approccio preciso e responsabile verso la fase finale dei negoziati“, offrendo scambi di merci senza attrito e flessibilità normativa per i servizi.

Il piano, aggiunge, darebbe ancora al Regno Unito una politica commerciale indipendente, con la possibilità di impostare le proprie tariffe non UE e di raggiungere accordi commerciali separati. Promette anche di porre fine al ruolo della Corte di giustizia nelle questioni del Regno Unito.

Per le persone 
Un tale accordo metterebbe fine alla libera circolazione automatica delle persone nel Regno Unito dall’UE, ma includerebbe un “quadro di mobilità” che consenta facili spostamenti per lavoro o studio.

Ovviamente questo accorto incontrera’ le sue polemiche, ma la May  e’ sicura di ottenere il consenso da parte del Governo e in Europa. May conclude dicendo che e’ il miglio accordo in questa fase difficile che si poteva fare per tutta la nazione e per tutte le persone che la abitano.