Londra (Rosita Pirulli) – Due vicepresidenti del partito conservatore si dimettono in segno di protesta contro Theresa May, il Primo Ministro del Regno Unito.

Il Governo inglese pare sgretolarsi velocemente. La dimissione di David Davis – ex Segretario di Stato per l’uscita dall’UE –  avvenuta un giorno fa pare aver scatenato un effetto domino.

Adesso anche Mary Caulfield e Ben Bradley – dopo Boris Johnson, Chris Green e Steve Baker –  hanno deciso di lasciare il loro leader, dimostrandosi contrari al piano di proposta Brexit accordato in riunione lo scorso venerdì con Theresa May.

“Questa politica sarà negativa per il nostro Paese e dannosa per il partito” ha detto Mary Caulfield, ex deputato per Lewes, in Sussex. La vicepresidente, lascia un vuoto nel gruppo dei nove vicepresidenti conservatori.

Lo stesso vale per il suo collega Ben Bradley, che vede di non poter più appoggiare un simile piano Brexit perché contro il volere e il voto degli elettori che hanno voluto la Brexit, inclusi gli elettori del suo collegio di Mansfield.

La dimissioni di Bradley sono legate anche alla decisione – accordata con il compromesso di venerdì –  di adottare una posizione di “backstop” commerciale per evitare duri confini con l’Irlanda del Nord.

Mentre il resto della popolazione, cosi come il resto dell’UE,  attende certezze e progressi, il quadro politico inglese ritrae un governo che pare si stia unendo contro il suo stesso leader.


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