Atene Brucia ancora e con essa i corpi. Ignote le cause degli incendi

Ancora ignote le cause degli incendi, ma le autorità sospettano che si possa trattare dell’opera di incendiari che cercano di depredare case abbandonate.

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Londra ( Giula Faloia) I fuochi di Atene continuano a fare vittime e il numero dei morti sale a settantasette.

I forti venti che in questi giorni soffiano sulla Grecia non fanno altro che alimentare le fiamme, costringendo la popolazione dentro casa e nei propri veicoli.

Il Primo Ministro Alexis Tsipras ha dichiarato lutto cittadino, sullo sfondo del coro di voci disperate di chi è ancora in cerca dei propri familiari.

Non esiste ancora un numero ufficiale dei dispersi, anche perché i vigili del fuoco hanno ricevuto decine di chiamate non potendo verificarne l’ammontare esatto.

I parenti di chi non è ancora stato trovato continuano a postare loro foto online, nella speranza di rintracciarne la posizione.

 

Evangelos Bournous, sindaco di Rafina, ha dichiarato che il numero dei morti potrebbe superare il centinaio.

Mentre le motovedette costiere continuano a setacciare la costa, in cerca di corpi e sopravvissuti, le squadre di salvataggio si concentrano sulla ricerca di veicoli e case.

Nella notte di lunedì, centinaia di vigili del fuoco hanno combattuto le fiamme, battendosi con venti che soffiavano a più di 100 Km/h.

Il Primo Ministro Tsipras ha dichiarato lo stato d’emergenza e ha messo a disposizione tutti i mezzi d’emergenza.

La solidarietà da parte degli altri Paesi Europei non ha tardato a farsi sentire concretamente: Italia, Germania, Polonia e Francia hanno inviato aerei, veicoli e vigili del fuoco, mentre Spagna e Cipro hanno offerto assistenza.

Ancora ignote le cause degli incendi, ma le autorità sospettano che si possa trattare dell’opera di incendiari che cercano di depredare case abbandonate.

il portavoce del governo Dimitris Tzanakopoulos ha riportato che “quindici fuochi sono stati appiccati contemporaneamente su tre diversi fronti ad Atene “, aggiungendo che sono stati richiesti dei droni agli Stati Uniti al fine di rilevare ogni possibile attività sospetta.