Londra (Giulia Faloia) – L’impatto del no-deal si fa sempre più chiaro e il Governo si sta organizzando per tutti i possibili risvolti della vicenda.

È già stato previsto lo stoccaggio di una scorta di medicine che durerà per sei settimane contro i posti di blocco ai confini, mentre turisti e acquirenti online sono stati avvertiti che aumenterà il pagamento sui movimenti delle carte di credito e VAT.

Inoltre alle compagnie è stato comunicato di comprare nuovi software per facilitare i controlli doganali. Queste misure non sono tuttavia state sufficienti a rassicurare tutti i cittadini.

Il presidente della British Medical Association Dr Chaand Nagpaul infatti, ha dichiarato: “il governo sta chiedendo ai medici di rassicurare il pubblico, ma è chiaro che la Brexit avrà un impatto catastrofico per i pazienti, il personale sanitario, i servizi e la salute della nazione”.

Il governo ha inoltre sottolineato la preoccupazione per la possibilità che le compagnie finanziarie possano perdere i diritti di passaporto per vendere servizi nell’Unione Europea. Inoltre i pensionati britannici che vivono nel continente potrebbero avere problemi ad accedere alle proprie pensioni.

Il Ministro Raab ha dichiarato che i negoziati per evitare il no-deal stanno andando bene, aggiungendo: “Abbiamo il dovere, come governo responsabile, di prepararci per ogni eventualità”. D’altro canto il ministro laburista del governo ombra Keir Starmer ha dichiarato che i documenti presentati erano privi di dettagli e hanno mostrato quanto “il governo sia semplicemente impreparato”.

ec.europa.eu

Circa 24 i documenti tecnici con cui è stato illustrato l’impatto di una Brexit no-deal e con cui sono state date direttive ai cittadini, alle imprese e agli enti pubblici. Di seguito alcuni dei punti rivelati nel discorso di ieri di Dominic Raab.

  • La rimozione di un divieto UE sui supplementi potrebbe aumentare il costo dell’utilizzo delle carte di credito e debito all’estero.
  • I cittadini del Regno Unito che vivono nel continente dovranno affrontare la possibilità di perdere il loro accesso alle pensioni e ad altri servizi finanziari.
  • Gli acquirenti potrebbero dover affrontare l’aumento dei costi quando comprano online.
  • Gli esportatori in Europa potrebbero dover rinegoziare i termini commerciali. 
  • Le aziende potrebbero dover pagare per nuovi software o per assumere un broker doganale, spedizioniere o fornitore di logistica al fine di aiutarli con i nuovi requisiti.
  • Le compagnie che esportano oltre il confine irlandese dovrebbero considerare eventuali direttive da parte del governo irlandese sulle preparazioni richieste.
  • L’importazione di materiali nucleari dall’UE potrebbe richiedere una licenza.
  • Medicine e altri prodotti medici dovranno affrontare un “assestamento nazionale” prima di ricevere l’autorizzazione per essere venduti nel Regno Unito.
  • I pazienti NHS potrebbero trovare ritardi ad accedere alle ultime terapie.
  • Le immagini di avvertimento sui pacchetti di sigarette cambierebbero, dal momento che le attuali hanno il copyright dell’Unione Europea.
  • I produttori di cibo biologico si troverebbero sull’orlo del precipizio, visto che potrebbero esportare in Europa solo previa certificazione dell’Unione Europea, processo che richiede fino a nove mesi.
  • Il governo sta pianificando di assumere 9000 componenti dello staff in più per lavorare nel servizio civile per affrontare la Brexit, in aggiunta ai 7000 che stanno attualmente preparando alla sua preparazione.
  • Il governo pagherà per i programmi di organizzazione d’aiuto inglese i cui fondi sono minacciati nell’ipotesi di un no-deal.   

La scelta di un’uscita dall’Europa no-deal non è ancora ufficiale, ma le prime pedine sono state mosse e in tanti sono sul piede di guerra.