London, 13/09 – Joseph M.
Londra cede il posto a New York come migliore piazza finanziaria mondiale, non succedeva dal 2015.
Lo riporta il Global Financial Centres Index, gestito dalla società londinese Z/Yen, che opera per dal 1994 con l’intento di offrire migliori soluzioni finanziare e tecnologiche all’interno dei suoi think-thank giornalieri. I motivi di questo declassamento sono inquadrabili nell’instabilità dei mercati finanziari nel Regno Unito; pesano moltissimo i rapporti con l’Europa e in particolare gli inimmaginabili scenari di un ‘NO DEAL’. L’hard brexit sta al momento prevalendo su quella che dovrebbe essere una politica più favorevole all’economia britannica, che tanto ha giovato dall’Europa negli ultimi venti anni.
Se la Gran Bretagna segna degli incrementi nei settori dell’agricoltura e della manifattura, questo non consola i britannici che si sono abituati ormai ad un’economia dei servizi contando proprio sulle importazioni dall’Europa di generi alimentari, oltre che a prodotti farmaceutici, di cui Londra già ha perso l’istituzione incaricata della valutazione dei medicinali (EMA – European Medicines Agency) e l’esclusione conseguente dai futuri contratti delle aziende britanniche.
La politica di Theresa May, che nel suo percorso verso una #hardbrexit ha già perso due ministri chiave, ha trascinato la politica britannica ad un bivio: soddisfare la popolazione rispettando le scelte che questa ha fatto, ignorando ogni possibile conseguenza, oppure pensare al benessere e allo status di cui gode, e di cui dovrà godere, il Regno Unito in futuro.
Nel frattempo a discapito di Londra continuano a guadagnare le borse asiatiche che hanno occupato la metà della top 10 con Hong Kong, Singapore, Shangai, Tokyo e Pechino.
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