Londra- Lo abbiamo tante volte incontrato, intervistato, Alberto Costa, inglese al cento percento, ma di sangue italiano. I suoi genitori sono infatti italiani da 50 anni in uk.
La House of Commons britannica approva all’unanimità l’emendamento di Alberto Costa, che impone di preservare i diritti degli europei in Regno Unito, ma lui e’ costretto a dimenttersi.
Perche’ le dimmisioni?
Il motivo, fanno sapere fonti di Downing Street, è che essendo un membro del governo, per prassi e convenzione non doveva presentare un emendamento a una mozione di base presentata dallo stesso esecutivo.
Costa ha infranto la regola per il bene dei cittadini: aveva troppo a cuore il futuro dei cittadini europei oltremanica e viceversa e quindi ha presentato comunque l’emendamento, a costo di essere poi costretto a lasciare il suo posto: “Sono felice che sia stato approvato”, ha scritto subito dopo su Twitter, “e ringrazio immensamente tutti i colleghi che mi hanno sostenuto”.
Delighted to see my amendment pass with the Gov adopting in full. It’s been a journey but immensely grateful to those colleagues who have supported as well as the excellent @the3million & @BritishInEurope, seeing so many messages of hope/encouragement have made this all worth it. https://t.co/8VhkCOssBb
— Alberto Costa MP (@AlbertoCostaMP) 27 February 2019
L’emendamento è importante perché chiede al governo britannico di impegnarsi a firmare insieme all’Ue un patto di protezione per i cittadini coinvolti nella Brexit, anche in caso di No Deal.
Alberto Costa ala conservatore, pur sapendo come sarebbe andata a finire, paga con le dimissioni immediate, l’aver messo in difficoltà il governo, emendamendamento “anarchico” e fuori dagli schemi e’ stato considerato dal coveno: martedì Theresa May aveva definito l’emendamento “non accettabile”.