Londra ( Francesca Riccobono) Greta Thunberg, uscita dal nulla sta coinvolgendo il mondo intero su una battaglia importante sul cambiamento climatico, e la salute del nostro pianet, e fin qui tutti siamo d’accordo, amiamo Greta. Eletta simbolo della battaglia dei giovani e dei grandi, Greta e’ diventata in poco tempo l’eroina del clima mondiale.
Ma una bambina non puo’ fare tutto questo sa sola! I media, le tv non ci devono prendere in giro. Siamo tutti con lei, ovviamente, tutti concordiamo che il clima sta cambiando, e manca poco al collasso, ma non siamo tutti (G)retini!!.
Non ci voleva una 15 enne per dirlo, gli scienziati lo dicono da anni. Vi ricordate ex vicepresidente degli Stati Uniti Al Gore? Addirittura lui fondo’ Climate reality project, fece moltissimo per il clima, piazze, conferenze, dibattiti e lotte al potere. Chi sa dove e’ sparito? Continua a lottare per migliorare il clima, ma e’ sparito dalle scene.
Lo hanno “usato” finche’ e’ servito.Allora perche’ Greta fa tanto scalpore? Addiritura candidata al Nobel per la Pace, che sicuramente per il coraggio si merita anche.
Tutti i ragazzi in sciopero, come scusa per non andare a scuola, di quei ragazzi nelle piazze, chi veramente, sa come sta la terra? Nessuno.
Si, certo, ci possono essere giovani che si sensibilizzano, e magari non butteranno carte in terra, sarebbe gia’ un grosso passo importante, ma non per tutti.
E allora cosa e’ tutto questo coinvolgimento di massa? Greta, e’ messa li come un simbolo ma dietro ci sono grosse organizzazioni e operazioni marketing enormi, organizzazioni che vogliono controllare il pianeta.
Dispiace rovinare la favola che una piccola bambina da sola potesse cambiare il mondo, anzi il clima, ma non e’ cosi.
“Scioperiamo perché noi abbiamo fatto i nostri compiti a casa e i politici no”: lo ha detto l’attivista al termine del corteo degli studenti organizzati da Fridays for Future. “Siamo arrabbiati perché le generazioni più vecchie ci stanno rubando il futuro e non lo accetteremo più” ha continuato Greta.

Analizzando i fatti: lo sciopero scolastico altro non e’ che parte di una strategia pubblicitaria per lanciare il nuovo libro della madre di Greta, la celebre cantante Malena Ernman – la ricordiamo anche all’Eurovision, il libro intitolato Scenes from the Heart, che racconta i dettagli della vita privata della coppia e della figlia e della sorella.
Mentre il grande stratega, mente di questa campagna sarebbe Ingmar Rentzhog, esperto di marketing e pubblicità, che ha sfruttato a sua volta l’immagine della ragazza per lanciare la sua start up, We Do not Have Time, infatti, è decollata pochi mesi fa proprio grazie a Greta. E lui non nega che Greta gli ha dato un mano e viceversa. Infatti Ingmar nomina Greta nel board e pochi giorni dopo, la start up lancia una campagna di crowfunding per 30 milioni di corone svedesi (circa 2,8 milioni di euro).
Ma nel naggio 2018 Rentzhog e’ assunto presidente e direttore del think tank Global Utmaning, che promuove lo sviluppo sostenibile e si dichiara “politicamente indipendente” .
La Global Utmaing e’ fondata da Kristina Persson, figlia del miliardario ed ex ministro socialdemocratico dello sviluppo strategico e della cooperazione tra il 2014 e il 2016.
Molti giornali Svedesi, e tv, incolpano Rentzhog di essersi arricchito con l’immagine di Greta e che la bambina, abbia ricevuto denaro e tanto per la campagna. I genitori smentiscono, ma Rentzhog non nega nulla.
Ed ancora c’e l’aspetto politico. Partiti che vanno dai socialdemocratici alla destra svedese che contrastano i “nazionalismi” che emergono ovunque in Europa e nel mondo. I socialdemocratici supportano il movimento di Greta che a sua volta e’ collegato con Rentzhog. Ora si possono pensare coincidende del caso o forse no!, ma in questa vicenda sono troppe le coincidenze.
Dietro a questa bambina, ci sono grosse organizzazione mondiali, c’e’ chi fa il nome anche del gruppo, di cui si sa molto poco, il Gruppo Bilderberg, costituito da 130 partecipanti, la maggior parte dei quali sono personalità nel campo economico, politico e bancario. I partecipanti trattano una grande varietà di temi globali, economici e politici.
Ora, va bene spingere le masse ad essere piu’ sensibili ai cambiamenti climatici, va bene mettere una bambina, ( che non ha colpa di nulla ) se non quella di essere molto furba e costruita in ogni dettaglio, compreso le treccine, va bene sensibilizzare i giovani, che sono gli elementi del nostro futuro, ma non facciamoci prendere in giro.
Il pianeta ha veramente bisogno di aiuto, ma non con le parole, ma con i fatti, e tutti noi, nel nostro piccolo, se facessimo qualcosa ogni giorno, avremmo 6 miliardi di azioni, quotidiane e miglioreremo il pianeta.
Non ci devono prendere in giro, per favore, il clima e’ cambiato, cambia e cambiera’ sempre in peggio, perche’ al lento abbandono della natura causato dall’uomo, non ci sono bambini, o organizzazioni mondiali che tengono, il decorso della natura malata, sara’ lento e graduale, seguira’ la sua strada, senza guardarsi indietro.
Le grosse organizzazioni del petrolio, quelle che di continuo emettono gas in atmosfera, si servono spesso di questi stratagemmi per deviare l’attenzione del mondo su di loro. Sposando la causa del clima mascherato da un viso di una bambina mettono a tacere lo schifo che generano ogni giorno.
Non ci devono prendere in giro, non e’ possibile che una ragazzina possa cambiare il mondo, la favola e’ bella, ma non siamo dei Gretini.
Greta, citata anche dal presidente Mattarella nel suo discorso sul clima dicendo che siamo «sull’orlo di una crisi climatica», ha portato questa bambina come esempio. E va benissimo, perche’ lo e’ e comunque la sua immagine e’ associata ai giovani, e alla speranza di un futuro e clima migliore. Pero’, il consiglio e’ di non fermarsi solo alle apparenze, capire perche’ queste cose accadono e hanno tanto clamore, quando in passato si sono gia’ dette.
Certo alla fine se tutto questo porta a smuovere coscienze, a far capire ai giovani come ci si deve comportare sul pianeta terra, va bene, se serve per porre l’attenzione sul clima, e’ lodevole e lo capiamo. Ma attenzione a non farci manipolare dai grossi gruppi di lobbi di potere.
Una volta capito questo, ben vengano le retoriche o le frasi ad effetto gridate dai ragazzi in piazza come :“inutile andare sulla luna o marte se perdiamo la terra”
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Secondo Andreas Henriksson, giornalista d’inchiesta svedese
https://www.investireoggi.it/economia/dietro-greta-thunberg-gli-ambientalisti-ipocriti-con-il-suv-impopolari-in-cerca-di-approvazione/
https://www.wired.it/attualita/ambiente/2019/03/15/greta-thunberg-climate-strike-ambiente-inquinamento-pianeta/
e ancora