Londra ( Sara Cortini) A 4 giorni dalla data del 31 Gennaio che fara’ a tutti gli effetti diventare la Gran Bretagna un paese terzo, la Scozia lancia la sua frecciatina all’Inghilterra: Gli immigrati si preparino a venire in Scozia.

Lo sanno tutti che la scozia e’ sempre stata e lo sara’ sempre Europeista, e fara’ di tutto per staccarsi con un referendum dall’Inghilterra, e cosi’, la premire
Nicola Sturgeon, spinge su una linea trasversale e su una propria strategia in materia di visti e immigrazione. Per questo la premier ha chiesto al governo di di Londra di avviare colloqui sul trasferimento dei poteri in materia al Parlamento di Edimburgo, per consentirgli di introdurre un “visto scozzese” flessibile senza le rigide restrizioni che saranno in vigore nel resto del Regno Unito.

Infatti secondo la politica di Boris, potrebbe esserci, come in Australia un sistema a punti
in cui i lavoratori in ingresso nel Paese saranno valutati in base a diversi criteri come i titoli di studio, esperienze lavorative, e stipendio.

La morza tra Inghilterra e Scozia si fara’ sempre piu’ stretta, ancora tante incertezze su tasse, lavori, e immigrazione. Dopo il 31 non cambiera’ nulla, ma inizieranno le trattative, il terrreno per l’uscita definitiva.

Per ora quello che e’ sicuro che sarà necessario un visto elettronico, coem quello che c’è negli Stati Uniti, con la richiesta di ingresso nel Paese che dovrà essere immessa online e in anticipo. Le porte del Paese verranno poi chiuse, anzi sigillate a chiunque abbia , avuto in passato condanne per reati gravi, su questo punto anche la Scozia dovrebbe essere d’accordo.