Londra (Rosita Dagh) – L’Italia e l’Inghilterra stringono un nuovo rapporto bilaterale sul cambiamento climatico durante la Conferenza di Pontignano.

L’evento è  avvenuto a Londra nel pomeriggio del 25 febbraio.

Il governo italiano e inglese si uniscono per trovare soluzioni alle problematiche che il nostro pianeta è costretto ad affrontare quotidianamente da ormai anni.

Il cambiamento climatico resta uno dei temi centrali di discussione mondiale al quale tutti sono chiamati per fare qualcosa. Infatti il prossimo novembre 2020 i leaders mondiali si incontreranno a Glasgow per la Convention delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico, la cosiddetta COP26.

Ora l’obbiettivo del Regno Unito e dell’Italia è però quello di applicare il metodo “Pontignano” per portare un valore aggiunto alla COP26 attraverso nuove idee e progetti volti alla riduzione delle emissioni di CO2.

Oggi Il Co-Presidente di Pontignano, Carlo Calenda e Lord Willetts, presso il Foreign and Commonwealth Office di Londra, hanno invitato 100 persone tra media locali, politici ed esperti per discutere su come superare gli attuali ostacoli e come meglio agire sul cambiamento climatico.

 

A sx: Zac Goldsmiths, Ministro dell’Ambiente  A dx: Lord David Willetts

All’evento è intervenuto anche il Ministro dell’Ambiente e dello Sviluppo internazionale, Zac Goldsmith, che ha sottolineato quanto dal 2014 in poi, nei periodi estivi, si sono segnalate alte temperature mai viste prima in Gran Bretagna, ma al tempo stesso i cittadini britannici non sono rimasti inermi.

“La popolazione ha sin da subito dimostrato interesse e volontà di arrestare questo problema”

Perciò il Ministro ha concluso che la COP26 non servirà per convincere le persone a fare qualcosa, ma a convincere loro sulle capacità dei governi ad attuare seri provvedimenti volti alla salvaguardia del pianeta.

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