Londra (Rosita Dagh) – A causa del Coronavirus, l’Italia dichiara la chiusura di tutte le scuole e università fino a metà marzo mentre in Regno Unito aumentano i contagi.

L’Italia resta il Paese europeo con il maggior numero di contagi, 2263 in tutta la nazione e 79 decessi con 160 persone guarite.

Al momento il Ministero della Salute invita i cittadini italiani a seguire i “Dieci comportamenti”, che prevedono una particolare attenzione alla propria igiene, dal semplice lavarsi le mani fino all’utilizzo della mascherina nel caso il paziente ritiene di avere sintomi simili a quelli del COVID-19

Tuttavia, la decisione di voler chiudere le scuole italiane verrà confermata nelle prossime ore, come dichiarato dal Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina:

“Abbiamo chiesto solo un parere tecnico, la decisione nelle prossime ore”.

 

 

Ma cosa succederà ai genitori che da domani  si ritroverann i propri figli in casa?

Giorgia Meloni sta lavorando per proporre una soluzione che possa aiutare i genitori, che lavorano e non sono quindi in casa, con dei bonus babysitter.

In Regno Unito, invece, i contagi aumentano e arrivano ad un totale di  85 cittadini britannici che ora sono in quarantena. Il governo, dopo aver aperto il vertice d’emergenza COBRA, ritiene la sua strategia di “contenimento” ancora efficace per ridurre la diffusione del virus in tutto il Paese.

Gli ospedali inglesi intanto attueranno consultazioni video con i pazienti per ridurre le probabilità di affollamento delle proprie sedi ed evitare che gli ospedali stessi diventino dei veri e propri focolai.

I medici di famiglia inglesi, la scorsa settimana, sono stati autorizzati ad avvisare i pazienti tramite messaggio indicando le misure da applicare nel caso in cui qualcuno ritenga di avere sintomi simili al Coronavirus, allegando un link che rimanda ad un video sull’auto-isolamento creato dalla BBC.


Matt Hancock, il Ministro alla Salute, dichiara che nei prossimi giorni verrà pubblicata una campagna d’informazione nazionale che inviterà gli inglesi a seguire le norme di precauzione e reazione al virus, dettate dagli esperti.