London ( Milena Galasso) Il prof Paolo Surico professore di Economia alla London Business Scholl di Londra ha studiato un test a campione della popolazione per sapere come si diffonde il coronavirus.

Il principio fondamentale con cui i prof Surico e Andrea Galeotti hanno fatto quest’analisi, è che siamo in una guerra, dove però non conosciamo il nemico, non sappiamo dove si nasconde né come si muove. Queste informazioni mancano, però l’esperienza internazionale ci fa vedere che diverse esperienze di testing portano a risultati diversi.

Quali sono i dati sulla pandemia di coronavirus che sta colpendo il mondo? In una serie di Lezioni, molto importanti, provano a guidarci nella massa di dati che ci sta «invadendo» in questi giorni, spiegando il significato delle «curve» che vediamo rappresentati ogni giorno sui giornali o sui vari siti.

Capire i dati, capire il loro andamento aiuta a capire come si diffonde il coronavirus, e avere una mappatura chiara, vuol dire capire come si muove il virus e quindi inseguirlo e colpirlo.

Quindi cosa propongono i professori?
Testare un campione rappresentativo della popolazione. Invece di testare l’intera Londra o il Regno Unito intero, per cui non avremmo mai abbastanza test, potremmo limitarci a testare questi campioni rappresentativi della popolazione.

Gli istituti statistici hanno già questi nominativi, per cui, volendo, fra 3 settimane l’Italia potrebbe già gradualmente ripartire con un piano.

Quello che non è stato spiegato è che queste politiche di isolamento non risolvono il problema, lo rimandano. Rimandarlo con un piano sarebbe la soluzione. Gli asintomatici sono la chiave per sconfiggere questo virus.

Che impatto avrà l’epidemia sull’economia?
Durante la grande recessione del 2007 e 2009 i paesi avanzati mediamente hanno perso il 4.5% del PIL in 2 anni, qui si parla del 10% in 3 mesi. Una catastrofe a cui bisogna rispondere 1 a 1.

E sulla Brexit?
L’Italia ha bisogno dell’Europa, l’Europa ha bisogno del mondo e il mondo ha bisogno dell’Europa. E l’Inghilterra potrebbe ancora avere delle agevolazioni dall’Europa? La verità è che qui serve collaborazione. È difficile prevedere cosa accadrà il 31 dicembre, ma alla gente comune, vista l’eminenza economica attuale, interessa poco.

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