Londra (Roberta Chiatti) – Boris Johnson non vuole imporre alcun lockdown nazionale nel caso dovesse presentarsi una seconda ondata di coronavirus.

Lo ha dichiarato in un’intervista condotta dal The Sunday Telegraph, paragonando un secondo lockdown nazionale ad un “deterrente nucleare”. Tuttavia, il principale consulente scientifico del Regno Unito, Sir Patrick Vallance,  si allontana dalla dichiarazione del Primo Ministro dichiarando che un lockdown sarà necessario nella stagione invernale, in cui sono già previsti circa 120 mila decessi per Covid-19 nel Paese.

Al momento, nonostante l’aumento del bilancio delle vittime per Covid-19, Johnson assicura che le autorità stanno migliorando la loro gestione dei focolai locali, aggiungendo che il potere di ordinare azioni nazionali rimarrà comunque un’opzione, ma forse l’ultima ad essere tenuta in considerazione perchè:

“È come un deterrente nucleare, certamente non voglio usarlo. E non penso che saremo di nuovo in quella posizione” – dichiara il Primo Ministro dopo aver auspicato ad un ritorno alla normalità entro Natale.

Ad appoggiare Johnson è il Ministro degli Affari Esteri Dominic Raab, il quale ritiene sia giusto dare alle imprese “un obiettivo e un senso di speranza” dopo un lungo periodo di incertezza.

Nel frattempo il Regno Unito ha registrato altri 27 decessi per coronavirus, portando il numero totale delle  a 45.300. Altri 726 casi Covid-19 sono stati confermati nelle ultime 24 ore.

La Scozia ha visto più di 20 nuovi casi di Covid-19 per il secondo giorno consecutivo, anche se il Primo Ministro Nicola Sturgeon ha affermato che era ancora un numero basso di infezioni.