Londra (Roberta Chiatti) – I pub inglesi potrebbero chiudere alla riapertura delle scuole per garantire ottimi standard di salute e benessere ai bambini.

A dichiararlo è stato il professor Graham Medley, in un’intervista sulla BBC, il quale ritiene necessaria una simile azione, dopo il continuo aumento di contagi e decessi anche nel resto d’Europa.

Una seconda ondata di Covid-19 è ciò che spaventa tutti, in particolare il Primo Ministro che desidera ritornare alla normalità entro questo Natale. Per tale motivo preferisce prevenire che curare e ieri,durante la sua conferenza stampa, ha ritardato per altre due settimane le riaperture delle seguenti attività:

  • casinò
  • piste da bowling
  • piste di pattinaggio
  • esibizioni e live show all’interno di venues
  • raduni in impianti sportivi e centri conferenze
  • matrimoni

Ora, la probabile chiusura dei pub è definita un compromesso, affinchè gli studenti possano ritornare in classe a pieno regime, ma in modo sicuro.

Secondo il Prof Medley, presidente del Scientific Advisory Group for Emergencies (Sage), anche altre attività commerciali potrebbero chiudere a settembre con il ritorno dei bambini nelle scuole.

Ma la domanda che alcuni si pongono è: come mai ora si proteggono le persone di giovane età quando il virus ha da sempre manifestato di colpire maggiormente chi ha un’età più avanzata?

Il prof. Medley spiega che: “La distribuzione per età delle infezioni è cambiata: è passata alle fasce di età più giovani e quindi è probabile che non vedremo un aumento dei ricoveri ospedalieri correlati alle infezioni nello stesso modo in cui abbiamo fatto a marzo” – dichiara il Professore che però vuole fare una precisazione:

“Ma la grande paura è che il virus sfugga al controllo e finiamo in una situazione in cui c’è così tanto virus che inevitabilmente si diffonde in tutte le fasce della popolazione”.

Pertanto, se si vuole evitare un secondo lockdown nazionale, Boris Johnson invita a rispettare le regole e resistere finchè non arrivi un vaccino che metterà fine a tale incertezza sia sanitaria che economica.