Londra (Roberta Chiatti) – Sono centinaia le persone scomparse a Beirut, dopo che ieri al porto della capitale libanese, un’esplosione ha causato 100 vittime e ferito 4000 persone.
Ora però, i soccorritori libanesi sono alla ricerca di oltre un centinaio di persone scomparse.
Il presidente, Michel Aoun, ha convocato una riunione urgente e probabilmente verrà dichiarato uno stato di emergenza di due settimane. A partire da questo mercoledì, Beirut assisterà a 3 giorni di lutto.
L’esplosione, avvertita anche sull’isola di Cipro i cui abitanti credevano si trattasse di un terremoto, è stata causata da 2.750 tonnellate di nitrato di ammonio, immagazzinato in un prodotto chimico utilizzato come fertilizzante in agricoltura.
Il prodotto chimico era depositato in un magazzino contenente altri materiali altamente esplosivi, che erano stati confiscati anni fa, secondo l’ufficiale di sicurezza libanese Abbas Ibrahim.
Secondo un’analisi di un ex funzionario dell’intelligence britannica, Philip Ingram, il nitrato di ammonio può essere trasformato in una sostanza esplosiva solo in determinate circostanze, come ad esempio nel caso in cui venisse messo in contatto con olio combustibile.
Le indagini sono ora in corso per capire chi o cosa ha scatenato l’incidente. Intano, il Consiglio supremo della Difesa del Libano conferma che i colpevoli, una volta trovati, subiranno una grande punizione.