London ( Laura Carapelli) – Ancora una volta il primo ministro Britannico Boris Johnson ne ha detta una delle sue: “Da noi più contagi che in Italia perché amiamo la libertà”. Questa frase si va ad aggiungere a quella dell’immunita’ di gregge e sui social e sui giornali c’e’ chi lo deride o chi lo insulta.
Boris Johnson, considerato da molti, il “Trump”in terra britannica, ( sia nel modo di comportarsi e per il colore dei capelli ribelli) e’ sicuramente un uomo estroverso e per certi versi “pazzo” anche la stampa brittannica spesso lo apostrofa cosi’, ma lui sembra fregarsene, forse sta in quella “liberta” inglese che lui ama tanto.
Sia chiaro, la Gran Bretagna e’ uno dei paesi dove la Liberta’ e la democrazia ha sventolato come una bandiera insieme alla Union Jack, come del resto in Italia e in altri paesi.
Boris, nel suo discorso al parlamento, probabilmente si riferiva alla storia della Gran Bretagna, si pensi che la polizia di Scotland Yard fino a pochi anni fa non portava nemmeno un arma di ordinanza. Oggi la New Scotland Yard, e’ vestita da capo a piedi di manganelli, ami, spay al peperoncino etc…
Ma il fatto vero e’ che Boris e il suo governo, non sanno bene cosa fare per il bene della Nazione, non sanno quali metodi adottare, sembrano ancora impreparati nonostate i tanti casi di Covid. Un Boris che ha cercato di tenere alto l’onore della Nazione, quando l’anno paraganata ad altre, orgoglio inglese si e’ fatto sentire, peccato che e’ il momento ed era il posto sbagliato.
Le regole che il governo ha imposto, per sei mesi, sono delle ripetizioni delle vecchie regole imposte qualche mese fa’. Lavarsi le mani, portare la mascherina nei luoghi chiusi e sui mezzi, rispettare la distanza, pub chiusi alle 22, e chi puo’ lavori da casa. Le regole il governo le ha messe, ma non e’ stato imperativo, ha lasciato pensare quasi, chi li vuole rispettarle li rispetti se puo’.
vedi il video dove Boris parla della Liberta’ con sottotitoli
La leggerezza delle regole, che potrebbero essere il fattore determinante in un paese gia’ devastato dal Covid-19, con una economia che arranca, e con un capitano in preda alla confusione totale.
Altro che liberta’. Le regole devono essere seguite e da tutti pena sanzioni e aggiungerei arresti. Chi non porta la mascherina nel rispetto della vita degli altri dopo il primo avvertimento scatta l’arresto, un giorno in gabbia.
Le regole senza una disciplina non servono a nulla. Vero, il partito di Boris ha anche proposto l’esercito per far rispettare le regole, ma voi ci credete? Pensate che l’esercito scenda in strada come spesso si vede in Italia, com mitra in mano ed elmetto? Io lo spero, ma lo vedo molto improbabile.
La Gran Bretagna, e’ sempre stato una nazione che ha dominato, senza farsi dominare, non ha mai amato che qualcuno comandasse dentro l’isola, no ha mai accettato restrizioni, o cappi al collo, anzi e’ ha sempre mostrato la sua potenza, accoglienza, e qui e’ vero, in totale liberta’. Probabile che era questo che voleva dire Boris.
Certo ha trovato un modo strano, goffo, inutile e infantile. Il tempo lo perdonera’, il popolo forse, la politica a suo favore lo neghera’, quella contro lo usera’ come leva per farsi strada, questo infondo e’ il “gioco libero” di un paese che deve fare i conti con il covid e con Brexit ancora avvolta in un mantello oscuro di incognite.