Tampone a Londra e quell’esperienza traumatica (un po’ gonfiata)

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Londra ( phil olland) Le iene hanno pubblicato un video ( Probabilemente mandato) di una italiana a Londra che si lamenta del tampone fatto e critica il sistema sanitario. Meglio specificare alcune cose per il dovere di una sana informazione.

Premettendo che chi scrive non adula il sistema NHS, ma e’ obbiettivo come un giornalista deve essere.

Nel video che la ragazza italiana a mandato alle iene, si vede una postazione per tampone in strada, e la ragazza critica il fatto che il tampone lo ha dovuto fare da sola. Ma dove e’ la polemica? Poteva benissimo chiedere assistenza e quella non la negano a nessuno.

Ora, partendo dal fatto che si puo’ fare anche da soli, visto le istruzioni semplici ( spesso anche con figure), e non bisogna essere dottori. La ragazza, sostiene, (volendo anche giustamente) che se uno non sa fare il tampone da solo, puo’ sbaglire e quindi alla fine il tampone puo’ risulatare negativo, proprio perche’ non e’ stato fatto secondo le regole.

Queste postazioni mobili, ci sono a Londra, specie nei quartieri, ( anche vicino alla nostra sede spesso si vedono queste postazioni dove fanno fare il tampone, mirati soprattuto agli automobilisti, o persone che passano con bici o a piendi) poi possono variare le condizini da zona a zona. Infatti come dice la ragazza in una mail mandata sempre alle Iene : “A seconda del luogo in cui ti recherai, ti potrebbe essere chiesto di farti il tampone da solo (con le istruzioni) o ti verrà fatto da un assistente. Lo staff ti comunicherà quale test farai una volta arrivato sul luogo”. Quindi di cosa ti lamenti?

Ma non e’ l’unico posto dove fare il tampone, mi spiace se la ragazza a dovuto farlo per strada. Come piu’ volte detto ci sono vari modi per fare il tampone e uno addirittura ti pagano e ogni volta puoi farlo da solo ma nessun medico ti puo’ negare l’assistenza.

Prendere il bastoncino e metterlo prima in bocca toccando lateralmente le zone, poi nel naso ( prima di averlo pulito) dove sta’ la difficolta’? Quello che posso concordare con la ragazza e’ che mentre sei in fila a fare il tampone, ci sono delle persone che possono starnutire, questo e’ inaudito, certo, ma anche in questo caso mantenere la distanza e la mascherina fino all’ultimo sta nell’intelligenza del singolo individuo.

Ci sono modi diversi per fare il tempone, su  e noi ne avevamo gia’ scritto dove e come, si puo’ fare a casa da soli e poi spedirlo o andare di persona ad un NHS, si puo’ fare in modo privato a pagamento, si puo’ fare introducendosi in un programma di ricerca dell’Universita’ di Oxford dove vieni pagato pure. Certo questo non vuol dire che il sistema sia perfetto, ci possono essere falle nel sistema, quale non ne ha.

Ma di norma il tampone in UK e simile a quello che si fa in italia. Si puo’ fare anche da solo oppure no.

Ora io non ho nulla contro la ragazza, ne voglio esaltare la sanita’ inglese che puo’ fare acqua da tutte le parti, pero’ il lamentarsi continuamente lo trovo tipico italiano di basso livello.  Sempre a criticare, sempre per cercare uno scoop (anche dove non c’e’) come capito’ nella prima pandemia, quella italiana che si lamentava nel letto sembrava che morisse e poi alla fine e’ finita in una bolla di sapone e molti nella rete giustamente si erano accorti che era una montatura.

Quello che voglio dire, e’ che spesso ci sono persone che vogliono lamentarsi e fino ad ieri amavano o apprezzavano Londra. Ora piu’ di trovare una notizia e mandarla in TV si farebbe di tutto.

Sicuramente la ragazza in questione, avendo fatto il tampone anche in Italia, si era trovata bene e il confronto non ha retto, e ha riportato LA SUA ESPERIENZA o DISAVVENTURA, che la prendiamo come tale.

Ma dobbiamo smettere di creare news o scandali dove non ci sono. Il momento e’ diffcile e delicato, la gente e’ stanca, arrabbiata, e pronta a sparare proiettili di parole e news, attenzione valutare sempre anche l’altra faccia della notizia.

Ha fatto bene la ragazza fare il video e riportando alcune anomalie, ma attenzione a farne delle verita’ assolute

Aveva ragione Andy Warhol: “Nel futuro ognuno sarà famoso per quindici minuti”.

 

foto:immagine vido Iene