Londra (Francesca Risaliti) Un primo effetto della Brexit vista dall’Italia, o meglio dei tantissimi britannici che vivono in Italia e’ stato quello che nelle prossime settimane dovranno chiudere il loro conto in banca nelle filiali inglese in italia.
Gli istituti di credito hanno inviato una lettera ai loro clienti residenti nell’Ue, chiedendogli di ritirare i soldi e chiudere il conto il prima possibile. E alcuni emigrati hanno creato un gruppo Facebook UK Bank Accounts & Brexit per raccontare i problemi e aiutarsi a vicenda.
Gli inglesi residenti in italia, o che vivono in italia da anni sono molti, alcuni di loro lavorano nelle scuole come insegnanti di inglese, in aziende e si sono integrati in italia da molti anni, chi da 20 anni chi da 50 anni, si trovano ora a combattere con la Brexit.
Molti di loro sono delusi dal comportamento delle banche, molti expat vogliono continuare a usare il conto britannico, e non è un capriccio ma una necessità per loro.
Gli anziani inglesi che ricevono la pensione inglese in italia, sono molto preoccupati, perche’ dovranno chiudere il loro conto, e riaprirne uno in una banca italiana, ma questo comporta delle perdite, delle spese in piu’ e tanta confusione.
Perche’ e’ accaduto questo?
Questo e’ accaduto per una svista, che ha dato origine ad una divergenza regolatoria, che non e’ stata pensata nell’accordo commerciale tra Londra e Bruxells.
Con la Brexit le banche inglesi non potranno mai piu’ operare automamente nello spazio economico Europeo, (il cosi’ detto passporting).
Le banche inglese dovrebbero mettersi in regola con le regole di ciascun paese EU, e questo costa moltissimi soldi e le bance britanniche preferiscono chiudere i conti e le filiali.
Se uno vuole aprire un conto britannico in italia deve essere residente nel Regno Unito. La Barclays invece ha annunciato la chiusura dei conti in banca per chi vive in Italia, Estonia, Slovacchia e Belgio.
La Brexit per ora sembra creare piu’ problemi agli expat che hai residenti in Uk. Il governo britannico, ha gia’ preso dei proveddimenti al riguardo, dicendo che si tratta di una situazione momentanea di un inizio di una nuova stagione, sia per gli inglesi in UK che in Italia, ma tutto sara’ sistemanto.
Ma per le persone inglesi che vivono in Italia, la realta’ ha un altro sapore.