Gianni Agnelli avrebbe compiuto 100 anni: “Molto amato, tanto imitato ma mai eguagliato”

0
1988

Londra (P.B. Olland) – Con la Fiat  fece grande l’Italia nel mondo. Due grandi passioni per tutta la vita, la Juventus e la Ferrari. Uno stile di vita da Re, amato dal popolo, imitato, mai uguagliato.

Questo era l’Avvocato Giovanni Agnelli. Insostituibile figura carismatica nella famiglia Agnelli. A cento anni dalla nascita il (12 marzo 1921) l’Italia lo ricorda con molte foto, articoli, e filmati e per l’occasione, il ministero dello Sviluppo economico gli renderà omaggio emettendo un francobollo speciale in 300mila esemplari: lo stabilimento di Mirafiori sullo sfondo, con davanti un suo ritratto e la firma autografa.

Un’ infanzia felice, ma breve: il giovane Gianni dovette crescere in fretta (a causa della morte prematura del padra prima e della madre poi). Il futuro Avvocato dovette prendere le redini dell’azienda fondata dal nonno, la FIAT. Dimostrò subito abilità imprenditoriali fuori dal comune, il suo modo autoritario, preciso, attento ai dettagli sia in azienda che nella ricerca di uno stile unico al mondo, fanno della dell’uomo Agnelli, una delle figure più importanti del Novecento Italiano.

Passando dalla seconda guerra mondiale, poi il lungo dopoguerra, il capitalismo, il comunismo, fino alla prima crisi economica, Agnelli è rimasto un punto fermo di un’Italia che tentava di uscire dai cataclismi delle avversità del tempo e grazie a Gianni Agnelli, l’Italia di quel tempo, ha sempre mantenuto alto il suo onore.

Le prime macchine della FIAT davano agli italiani un sogno, una speranza di risorgere dalle macerie. E così fu. Agnelli è stato una figura importante, su cui possiamo scrivere librerie intere, essere d’accordo o in disaccordo su certe scelte politiche che ha fatto, ma nessuno potrà negare che l’Avvocato ha dato lavoro agli italiani quando il lavoro non c’era. Ha dato speranza, ha dato un sogno diventato realtà di una vita e di un’Italia migliore.

A Million StepsUno dei pochi al mondo che veniva rispettato sui piani alti della società mondiale, lui che come amici aveva, Fidel Castro, Kofi Anna, Shimon Peres, Arafat, Chirac, non perse mai di vista l’obbiettivo principale: l’Italia.

Fu il primo a capire che l’Italia doveva entrare dentro la grande sfida della globalizzazione, l’Italia doveva stare al passo con le altre nazioni, essere competitiva, elegante come era lui.

Nomade di natura, sempre alla ricerca del bello, sempre alla ricerca di stimoli e avventure. Gianni Agnelli, aveva tantissimi amici, ma forse l’amico più caro fu Fellini, che lo battezzò “Re d’Italia”. E per molti lo è ancora.

Schivo ai riflettori, si è semplicemente preso il lusso di essere se stesso, senza maschere, senza etichette e paradossalmente questo lo ha reso diverso da chiunque altro.

Agnelli ha lanciato molte mode, bastava che mettesse una cravatta in modo particolare che era subito moda come ad esempio l’orologio messo sopra il polsino della camicia, o indossare scarpe casual sotto l’abito elegante. Lui non seguiva nessuna moda, lui produceva moda come gli pareva e piaceva. Erano gli altri che si dovevano adattare. Uniche regole: mai calzini corti, no agli occhiali da vista in pubblico.

Chi era Gianni Agnelli: biografia, storia e le più belle frasiAmante e amato dalle donne di tutto il mondo, spiritoso e architetto di visioni impossibili, Gianni Agnelli ha sempre cercato di mantenere la famiglia unita. Amava scherzare (ma non troppo) dicendo: “Ama più un uomo infedele sua moglie, che un uomo fedele che tradisce”. L’Avvocato era molto esperto del mondo femminile, l’unico segreto che aveva era quello di farle ridere. E le conquistava per sempre.

Ci viene da pensare cosa avrebbe pensato di questa italia, della sua Juventus oggi, con un mondo ormai allo sbando, ma noi italiani lo vogliamo ricordare oggi, come una volta, con quel sorriso affascinante, con il vento in faccia su di una Ferrari a salutare tutti, come se fosse un finale di un film di Federico Fellini.

Agnelli e la famiglia Reale

Una curiosità nel 1961 la Regina venne a visitare l’Italia e visitò Torino dove Gianni Agnelli fece gli onori di casa