Londra ( di Bepi Pezzulli ) Altro che la Brexit e’ un fallimento ecco qui spiegato il contrario:
Le principali aziende e istituti di ricerca del Regno Unito hanno dato vita a 9 nuovi programmi di collaborazione per sviluppare nuove tecnologie, dall’imaging 3D che accelera la ricerca in medicina, alla trasformazione dei rifiuti in prodotti per la casa ecologici.
Il Business Secretary Kwasi Kwarteng, ha presentato 9 nuove partnership che aggregheranno le competenze di alcune delle più importanti aziende e istituti di ricerca del Regno Unito per sviluppare innovazioni a sostegno delle priorità politiche del Regno Unito; in particolare, il cambiamento climatico e la ricerca medica.
Sostenuti da un investimento congiunto di 75,2 milioni di sterline da parte di governo, imprese e mondo accademico, i nuovi programmi attingeranno ai punti di forza dell’industria e della ricerca britannica per creare prodotti e tecnologie trasformative.
Le innovazioni includono lo sviluppo della biologia sintetica per migliorare il rapporto costo-efficacia dei farmaci; la tecnologia dei sensori per aiutare a ridurre la distrazione per i conducenti di autoveicoli; e la conversione dei rifiuti in prodotti per la casa ecologici.
Kwarteng ha dichiarato: “Mentre procediamo a ricostruire l’economia, le [nuove] partnership sono basate sull’innovazione. La pandemia di coronavirus ci ha insegnato quanto sia vitale la collaborazione tra industria e scienza e spero che partnerships come queste ci preparino a rispondere a future pandemie.
Aggregando le competenze delle imprese e della ricerca in tutte le regioni del Regno Unito, contribuiremo a guidare la crescita economica locale e a creare posti di lavoro altamente qualificati, il tutto cementando lo status del Regno Unito come superpotenza scientifica”.
I nuovi programmi sono pensati per sviluppare tecnologie tanto utili al sistema-Paese quanto capaci di applicazioni industriali. Ad esempio, Unilever collaborerà con le Università di Liverpool e Oxford per ridurre il carbon footprint dei prodotti di consumo quotidiano come lo shampoo e il detersivo per il bucato. La collaborazione vedrà i ricercatori inventare e progettare materiali sostenibili dai rifiuti utilizzando metodi come la cattura del carbonio, con l’obiettivo di decarbonizzare la catena di approvvigionamento chimico globale e contribuire alle ambizioni Net Zero del Regno Unito.
L’azienda tecnologica Ultraleap collaborerà con l’University College London (UCL) per sviluppare una tecnologia acustica che permetta alle persone di “sentire” e “vedere” oggetti 3D virtuali e ologrammi. Tale tecnologia verrà riversata in applicazioni interattive come simulatori di formazione VR, nuove interfacce utente in auto, segnaletica digitale e chioschi interattivi.
Il finanziamento governativo ai programmi viene fornito attraverso l’Engineering and Physical Sciences Research Council (EPSRC) e fa parte del programma Prosperity Partnerships. Si basa sull’impegno del governo di aumentare gli investimenti in ricerca e sviluppo al 2,4% entro il 2027.
Il presidente esecutivo dell’EPSRC, Dame Lynn Gladden, ha detto: “Per affrontare le sfide chiave sull’agenda britannica, come il raggiungimento di Net Zero, e cogliere nuove opportunità, abbiamo bisogno di sfruttare competenze di livello mondiale sia dell’industria che del mondo accademico.
Queste partnerships svilupperanno nuove tecnologie trasformative con il potenziale di fornire impatto sociale e crescita economica”.
Questo l’elenco dei programmi.
M Squared, AstraZeneca, Defence Science and Technology Laboratory (DSTL) e l’Università di Southampton
La partnership mira a rivoluzionare le tecnologie di imaging utilizzate per valutare l’efficacia di nuovi farmaci nel trattamento di varie condizioni. La ricerca intende sviluppare strumenti che forniranno immagini 3D dal vivo e ad alta risoluzione su larga scala per determinare l’impatto dei farmaci in versioni viventi miniaturizzate ma realistiche di tessuti e organi umani. Questo fornirebbe un aggiornamento sulle tecniche attuali che si basano sul processo invasivo e dispendioso in termini di tempo di utilizzare la luce fluorescente per determinare il loro impatto. Tutto questo aiuterà ad accelerare il processo di scoprire e portare sul mercato farmaci più convenienti ed efficaci.
EDF, Università di Bristol, Università di Manchester, Imperial College London e Science and Technology Facilities Council
Il progetto mira a sviluppare i componenti dei gemelli digitali – modelli virtuali di entità fisiche – che possono essere utilizzati per valutare le condizioni dei componenti dei generatori di energia come le centrali nucleari, e la loro necessità di manutenzione o lavori di riparazione. Questo aiuterà nella progettazione e nel funzionamento di grandi edifici per la generazione di energia a basse emissioni di carbonio.
FUJIFILM Diosynth Biotechnologies, Università di Edimburgo, Manchester e York
La partnership utilizzerà la biologia sintetica per migliorare lo sviluppo di biofarmaci dalle cellule e rendere la produzione più efficiente. Questi farmaci, che mettono insieme materiale genetico da diverse fonti, hanno trasformato il trattamento di malattie che limitano la vita, tra cui il cancro, l’emofilia e l’artrite reumatoide. Il mercato globale dei biofarmaci raggiungerà un valore di 319 miliardi di dollari nel 2021.

Lubrizol e le Università di Nottingham e Warwick
L’azienda chimica Lubrizol collaborerà con l’Università di Nottingham e l’Università di Warwick nella sua ambiziosa missione di decarbonizzare l’industria chimica di specialità. Attraverso il design di molecole intelligenti e processi resistenti all’energia, userà la chimica per ridurre il carbon footprint di prodotti di consumo quotidiano come saponi, abbigliamento sportivo, medicine e automobili.
Shell, Imperial College London e Diamond Light Source
Il percorso verso Net Zero richiede sia l’innovazione che l’ottimizzazione delle nuove tecnologie in tutto il ciclo energetico, dalla generazione allo stoccaggio, alla cattura del carbonio. Questa partnership mira a migliorare l’efficienza, la stabilità e la longevità dei sistemi controllando le complesse interfacce – l’area dove due sostanze interagenti si incontrano – su cui queste tecnologie si basano, fornendo un percorso per soddisfare gli ambiziosi obiettivi del Regno Unito per la transizione energetica.
BBC, Università del Surrey e Lancaster University
Le esperienze mediatiche personalizzate, che sono adattate alle preferenze degli utenti e al loro dispositivo, hanno il potenziale per creare 100.000 posti di lavoro e guidare una crescita annuale di 2 miliardi di sterline nel Regno Unito entro il 2030. Questa partnership si baserà sul lavoro della BBC in questo settore, mentre sfrutta l’esperienza delle università nell’IA audiovisiva. L’obiettivo del programma è quello di sviluppare sistemi che producano e forniscano esperienze personalizzate per milioni di persone, ottimizzando i costi e l’efficienza energetica.