Roberta Chiatti (Londra) – Circa 150 soldati consegneranno carburante nei prossimi due giorni per fronteggiare alla crisi di benzina in Regno Unito.

A confermarlo il Ministro Kwasi Kwarteng che ha ammesso la difficoltà vissuta negli ultimi giorni negando però l’idea che ci sia crisi nelle forniture di carburante

Nonostante le rassicurazioni del governo che oggi ha dichiarato che la situazione si sta tornando alla normalità, d’altra parte vediamo un governo che si attiva per assumere camionisti europei e mettendo a loro disposizione circa 10mila visa temporanee.

Mentre l’opposizione ha incolpato la Brexit per la crisi, il governo insiste che la carenza è un problema di approvvigionamento temporaneo sulla scia della pandemia che verrà risolto insieme agli investimenti nella formazione a lungo termine.

Il governo ha confermato sabato sera che 5.000 conducenti potranno lavorare nel Regno Unito per tre mesi.

Ma saranno sufficienti per risolvere il problema? Alcuni non sono d’accordo come  il Dipartimento per l’Istruzione britannico che ha confermato quanto si stia investendo su nuove assunzioni, con migliori retribuzioni e condizioni di lavoro” per attrarre più personale dalla Gran Bretagna.

Ciò che ora è chiaro è la decisione di inviare i soldati per alleviare almeno queste ore di panico e far assicurare che l’attuale fase di “stabilità” sia costante.

James Spencer, amministratore delegato del fornitore di carburante Portland Fuel alla domanda se veramente si sta ritrovando un equilibrio nelle ultime ore risponde:

“Molte persone hanno riempito i serbatoi ora, quindi potresti effettivamente vedere un calo della domanda”.

A confermarlo anche Brian Madderson, PRA chairman che dichiara ” Ci sono meno code, c’è meno panico negli acquisti, ma una domanda ancora molto forte”

La domanda è cosi alta che si sono manifestati anche alcuni incidenti e comportamenti violenti tra automobilisti  stanchi di aspettare 3 ore e rischiare di perdere l’occasione di fare rifornimento a causa di altre persone stavano facendo scorta.