Roberta Chiatti (Londra) – Giuseppe Bianca, ex camionista italiano, abita in Regno Unito da circa 22 anni e ha raccontato su London ONE radio alcune verità sull’attuale crisi dei camionisti nel Paese.
Negli ultimi giorni abbiamo assistito ad un terrorismo giornalistico contro la Gran Bretagna che ha visto scarseggiare benzina alle stazioni di servizio per mancanza di camionisti. Alcuni hanno dato la colpa alla Brexit, altri al Covid altri ancora ad entrambi, ma qual è la versione dei camionisti stessi?
Oltre a questi ostacoli che tutti conosciamo, Giuseppe Bianca avverte che uno dei problemi legati allo “shortage” è la licenza CPC, una licenza che prevede un test per molti complicato da superare e che quindi spingerebbe molti lavoratori a cambiare mestiere se non tornare al proprio paese d’origine.
Non e’ un problema di stipendio, o almeno non e’ il problema principale, sostiene Giuseppe, in UK pagano abbastanza bene, e’ un problema di licenza, se ne sono inventata una solo per fare cassa, appunto la CPC.
Ora mi trovo disoccupato, continua Giuseppe, ma c’e’ una speranza, ci deve essere, ho una famiglia da mantenere, e amo fare il camionista. Il Governo britannico deve trovare un modo per far riprendere i viaggi, altrimenti, ora il problema e’ la benzina, domani sara’ il cibo. Senza camionisti si ferma il paese.
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