Londra (Simone Marchi) Siamo a Novembre, ma il pensiero e’ gia’ al Natale e con esso i viaggi tra Italia e l’estero o Gran Bretagna italia.
Sono molto gli italiani che vivono in UK, che per Natale desiderano tornare in Italia, ma rimane sempre il problema covid e le regole che si devono seguire.
E’ bene dire subito che è necessario controllare frequentemente le liste stilate dal ministero degli Esteri e della Salute. Ad oggi tra i Paesi per cui non sono previste limitazioni sugli spostamenti sia in entrata che in uscita figurano per esempio Austria, Belgio, Cipro, Croazia, Francia, Germania, Grecia, Olanda, Portogallo, Spagna, Svezia e Svizzera. Per quanto riguarda chi arriva o torna dai Paesi dell’Elenco D, che oltre a Stati Uniti e Regno Unito ospita tra gli altri Australia, Canada, Cile, Giappone e Israele, non è previsto l’obbligo di isolamento fiduciario di cinque giorni per chi esibisce un tampone negativo effettuato nelle72 ore prima e il certificato vaccinale. Per i Paesi citati nell’elenco E, ossia gli Stati non indicati nelle altre liste, gli spostamenti in entrata e in uscita sono autorizzati solo per determinate motivazioni, ma non per turismo.
Quindi per chi si muove dalla Gran Bretagna fino al 15 Dicembre sono:
- Se sei completamente vaccinato, basta fare un test antigenico di partenza,
- Fare il passenger Location form On line
Se non sei completamente vaccinato devi fare 5 giorni di “quarantena” all’arrivo in italia ed e’ consigliato fare un tampone alla fine del 5 giorno che deve risultare negativo, se questo non accade si ripetono altri 5 giorni di “quarantena” e ripetere il test.
Al contrario chi dall’Italia vuole venire in Gran Bretagna
- Se sei completamente vaccinato, Non fai piu’ il test di partenza
- fare il passenter Location form prima di partire
- e un test rapido al secondo giorno in UK (un antigenico)
- se non sei completamente vaccinato devi fare il test pre partenza e il test molecolare il secondo giorno
In italia invece il governo pensa di mantenere fino a giugno 2022 l’obbligo della certificazione verde per svolgere la maggior parte delle attività. Lo stato di emergenza, in scadenza il 31 dicembre, potrebbe invece essere prorogato fino a marzo e questo comporta, ad esempio, la possibilità di limitare il turismo dall’Italia verso Paesi ad alto rischio pandemico.
foto:Viaggiare a Natale – Ph. Visionkick (iStock)