Londra (Roberta Chiatti)- Dopo mesi di studi è stata scoperta la causa dei coaguli del vaccino anti-Covid “Astrazeneca” manifestati in alcuni pazienti.

La ricerca pubblicata sul giornale scientifico Science Advances, rivela che la parte esterna dell’adenovirus (il vettore virale usato nel vaccino AstraZeneca), attrae la proteina del fattore quattro delle piastrine come un magnete. Per rilevare questa reazione gli scienziati hanno usato una tecnica chiamata microscopio crioelettronico che fornisce immagini dell’adenovirus a livello molecolare.

Un team di scienziati in Galles e negli USA ritiene che la causa generante questi rari coaguli è dovuta a una proteina nel sangue che viene “attratta” da uno dei componenti chiave del vaccino ideato a Oxford.

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A spiegare nel dettaglio il comportamento della proteina nel sangue è stato il professor Alan Parker, un ricercatore della Cardiff University.

Si tratterebbe di una differenza di potenziale magnetico tra adenovirus (negativo) e il fattore quattro delle piastrine (positivo).

Nonostante ci sia ancora molto da studiare in merito, gli attuali risultati mostrano ai ricercatori delle rivelazioni interessanti che serviranno all’università di Oxford a migliorare il proprio vaccino e far sì che questo problema possa essere eliminato.

Tuttavia, AstraZeneca ha dimostrato che il suo vaccino ha salvato più di un milione di persone ed evitando 50 milioni di infezioni Covid. Ora la Oxford University ha dichiarato che sarebbe pronta con l’upgrade del vaccino in modo da contrastare in modo più efficace la nuova variante Omicron.

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