Londra (Federica Paci) Il tema rimane sempre di forte impatto. Il suicido assistito divide sempre l’opinione pubblica. E’ giusto porre fine ad una vita che per molti non e’ piu’ vita?
Mario, 43 anni, tetraplegico da oltre dieci anni a causa di un incidente stradale, ha vinto la sua lotta non per vivere, ma per morire.
Oggi e’ stato individutato il farmaco che portera’ Mario (nome di fantasia scelto per proteggere la famiglia da ogni sorta di attacco) ad una dolce morte indolore, finendo cosi’ la lotta “disumana” inchiodato in un letto da anni.
Il farmaco e’ Tiopentone Sodico (usato anche negli USA per la pena di morte), che appare idoneo a garantire una morte rapida (minuti) e indolore a un dosaggio non inferiore a 3-5 grammi per una persona adulta del peso di 70 kg. La modalità di somministrazione è quella dell’auto-somministrazione mediante infusione endovenosa”. Leggi qui le parole di Mario
La scelta del farmaco e delle modalità erano il tassello mancante rimasto in sospeso dopo il via libera del Comitato Etico regionale. Ora Mario potra’ essere libero di morire, perche’ come ha detto lui, nessuno puo’ decidere della vita degli altri.
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Chi è Mario
Mario (che ha scelto un nome di fantasia per preservare la serenità famigliare) ha 43 anni, abita in un paesino delle Marche e, a causa di un grave incidente stradale che gli provocato la frattura della colonna vertebrale con la conseguente lesione del midollo spinale, è tetraplegico e ha altre gravi patologie. Le sue condizioni sono irreversibili.