Londra –  Nel 1992 nasceva in Inghilterra la Premier League. Trent’anni dopo, si può affermare che il massimo campionato di calcio inglese è uno dei “prodotti” di maggior successo del Regno Unito.

Un successo sportivo, economico e gestionale che ha riguardato in particolare alcuni club, divenuti “marchi” globali.

La Serie A e le società calcistiche italiane, dopo essere state punto di riferimento per il calcio mondiale negli anni ’80 e ’90, hanno seguito una traiettoria meno evolutiva. Allo stesso tempo, tuttavia, in questo trentennio la nazionale italiana di calcio ha disputato 2 finali mondiali (1994 e 2006) e tre finali dell’Europeo (2000, 2012 e 2021), vincendo due titoli (2006 e 2021).

Sono risultati apparentemente in contraddizione. Restano però le differenze a favore della Premier in termini di volumi d’affari, risultati delle squadre di club nelle competizioni europee, seguito tra gli appassionati.

A questo successo hanno contribuito calciatori, allenatori e dirigenti italiani, che hanno portato in Inghilterra competenza e qualità, grazie alle quali sono riusciti a conquistare vittorie e ad entrare nella storia dei club nei quali hanno militato.

Ritengo che sia interessante discutere di tutto questo e degli spunti che la Serie A ed il nostro movimento calcistico potrebbero trarre dall’esperienza inglese.

Per questo ospiterò in Ambasciata un evento dedicato a tale discussione giovedì 28 aprile alle 18.00.

Seguirà un rinfresco.

Nella speranza che l’evento sia di suo interesse, Le invio i miei più cordiali saluti.

Raffaele Trombetta

Ambasciatore d’Italia nel Regno Unito