Roma (Laura Garavini) – Le prossime settimane saranno determinanti per dare all’Italia un esecutivo di cui noi italiane e italiani in Europa non ci dobbiamo vergognare, ma che al contrario, continui il lavoro del Governo Draghi che ha fatto bene all‘Italia e all’Unione Europea tutta.
Dalla circoscrizione estero Europa, può arrivare un risultato simbolico significativo: come forza riformista possiamo diventare terzo partito ed impedire che il terzo seggio a disposizione vada ai populisti
All’estero, infatti, il sistema elettorale in atto è diverso dall’Italia, si tratta di un proporzionale puro. Nella ripartizione Europa, per la Camera dei Deputati, sono a disposizione tre seggi: uno andrà presumibilmente al PD e un altro dalle destre che si presentano unite, la partita aperta è a chi andrà il terzo seggio.
Noi di Azione ItaliaViva vogliamo evitare che vada ai 5stelle, ossia quel movimento che ha sempre apertamente osteggiato gli italiani nel mondo. In questi anni in Parlamento, i grillini si sono sempre opposti alle iniziative politiche a favore dei residenti all’estero. Arrivando a fare un vero e proprio ostruzionismo su questioni come la riduzione dell’Imu per gli Aire o l’istituzione di organi istituzionali per gli italiani nel mondo.
Ecco perché è importante difendere il terzo seggio della Camera dei Deputati della circoscrizione estero da coloro che hanno già dimostrato di non meritarlo.
Ecco che il voto alla lista Azione-Italia Viva diventa il vero voto utile. Perché aiuta una forza riformista come la nostra ad arrivare terza. E a strappare così un seggio ai populisti dei 5Stelle.
Noi abbiamo sempre sostenuto e difeso il governo Draghi. Altri lo hanno mandato a casa. Non possiamo permettere che chi ha fatto cadere un esecutivo che ci ha ridato prestigio e stabilità torni in Parlamento in rappresentanza degli italiani all’estero a creare ulteriori danni.
Per questo il voto ad Azione-Italia Viva è l’unico voto utile, anzi utilissimo, soprattutto nella circoscrizione Europa, per fermare l’avanzata delle destre e dei populisti