Londra (Roberta Chiatti) – Il governo britannico sta violando l’accordo di recesso Brexit richiedendo ai cittadini dell’UE di presentare nuovamente domanda per il diritto di vivere e lavorare nel Regno Unito.

A dichiararlo è stata l’Autorità di monitoraggio indipendente (IMA) che ha portato l’Home Office in tribunale dove si sta discutendo davanti ad un giudice giudice l’approccio “incompatibile” con l’accordo di recesso.

L’IMA ritiene che sia illegittima la posizione del Ministero dell’Interno secondo cui i cittadini che non presentano domanda per il “settled status”, o che non presentano nuovamente domanda per il pre-settled status, prima della scadenza del loro pre-settled status perdono automaticamente i loro diritti di residenza.

Coinvolti in questo caso sono  2,6 milioni di cittadini dell’UE aventi il pre-settled status.

Robert Palmer, rappresentante dell’IMA, ha dichiarato all’Alta Corte di Londra che coloro che non presenteranno un’altra domanda entro cinque anni dalla concessione dal pre-settled status perderanno automaticamente il diritto di soggiorno nel Regno Unito e secondo IMA questo è inaccettabile.

David Blundell, rappresentante del Ministero dell’Interno, ha affermato nei documenti del tribunale che il sistema di transazione offre ai cittadini dell’UE “una protezione notevolmente più generosa” di quella richiesta dall’accordo di recesso.

Questo caso è attualmente in udienza presso l’Alta Corte di Londra il 1 e 2 novembre 2022, nelle prossime settimane scopriremo il risultato finale.