Londra (redazione) – Era il 1900 quando Attilio Conti partì a piedi da Bardi per aprire nel sud del Galles il suo primo bar italiano. 

Attilio, figlio di Alfredo Conti, quando partì aveva solo 14 anni e la sua famiglia viveva in un piccolo podere italiano. La vita rurale in Italia metteva a dura prova le famiglie dell’epoca le quali poi decidevano di migliorare la loro vita trasferendosi all’estero.

Attilio arrivò a Merthyr e lavorò in un caffè gestito dai fratelli Berni. La comunità italiana crebbe rapidamente in tutte le valli del Galles meridionale in quel periodo e molti caffè, gelaterie e ristoranti di proprietà di famiglie italiane contribuirono ad accrescere il valore della cultura gallese-

Nel 1914 Attilio si arruolò nell’esercito italiano per combattere le truppe tedesche nelle Alpi italiane. Terminata la guerra, Attilio tornò in Galles e fu raggiunto dai fratelli Giacomo e Alfredo e dalla sorella Luisa.

I fratelli Conti si stabilirono  nella valle di Swansea dove nel 1920 aprirono diversi loro ristoranti e bar per poi diventare famosi in tutto il Paese come la catena “Conti’s Cafes”

Attilio tornò in Italia per sposare Maria Conti, nel 1926, ma la sua famiglia tornò presto nella valle di Swansea per aprire un secondo caffè a Clydach, un villaggio industriale famoso per la sua raffineria di nichel.

Attilio ebbe quattro figli con sua moglie Maria e gestirono insieme l’attività a Clydach e poi a Newport. Uno di questi bambini, l’ormai 94enne Angela Ida Maria Morgan, nacque al piano di sopra, nel bar di Clydach e ricorda il villaggio come una comunità “vivace” dove tutti conoscevano tutti.

Dopo che la madre di Ida, Maria, morì a soli 35 anni il vedovo Attilio si ritrovò a prendersi cura di 4 figli e suoi diversi bar.

La Seconda Guerra Mondiale

Durante un viaggio di famiglia a Builth Wells nel 1936, Attilio notò un negozio in affitto sulla strada principale. Trasferendo i suoi quattro figli a Builth, aprì un nuovo caffè e si risposò con una donna gallese di nome Winifred.

In quegli anni di guerra il caffè di Builth divenne anche un rifugio per i prigionieri italiani che di solito entravano dal retro del locale.  Un prigioniero di guerra italiano era un sarto che aveva un’attività a Roma e Ida ricordava che faceva vestiti per lei e per i suoi fratelli con le coperte.

Terminata la Seconda Guerra Mondiale, Attilio rimase a Builth con solo un suo figlio mentre gli altri si trasferirono altrove.

Ida infatti sposò John Morgan, un dipendente di una raffineria gallese e Ida trovò lavoro in una fabbrica di orologi Tick Tock a Ystradgynlais prima di acquistare da sua sorella il locale di Clydac.

Cosa rimane dei Conti’s Cafe?

Il locale andò avanti fino al 2000 quando fu costretto a chiudere a causa della competizione di nuove catene di bar e supermercati che vendevano gli stessi prodotti a prezzi inferiori.

La figlia di Ida, Camille, si trasferì in un altro paese, studiò all’università, e diventò mamma

di un bambino  di nome Vito. Tuttavia nella sua testa e nel suo cuore era sempre vivo il desiderio di un riscatto e riportare in vita l’attività di famiglia.

 

Circa 6 anni fa Camille apre “Piccolo Bar” che però nel periodo del Covid subì diverse difficoltà come il resto del settore dell’ospitalità mentre ora cerca di superare gli alti costi dell’energia.

L’unico Conti’s Cafe sopravvissuto si trova a Lampeter che apparteneva al fratello di Ida, Angelo Conti, ora 94enne, ed è ora gestito da sua figlia Jo. Purtroppo da novembre 2022 il locale è stato temporaneamente chiuso a causa degli alti prezzi delle bollette e una cosa simile non è mai avvenuta nei loro 90 anni di storia.