Il BMA (Unione dei Medici In UK) ha annullato lo sciopero che sarebbe dovuto avvenire la settimana prossima in seguito alle preoccupazioni espresse dai pazienti riguardo la loro sicurezza. Ha comunque fatto sapere che ciò non significa che i dottori della “nuova generazione” siano disposti a fare passi indietro nella loro battaglia.
Facendo un passo indietro, cerchiamo di capire da cosa è nata questa disputa tra i medici inglesi e il governo britannico, impersonato in questa vicenda da Jeremy Hunt, attuale Ministro della Salute. E’ nato tutto nel 2012, quando il governo ha annunciato l’introduzione di un nuovo contratto in cui i termini e le condizioni sui quali entrambe le parti erano state d’accordo negli anni Novanta venivano modificate. I colloqui e i dibattiti sono andati avanti per parecchi anni fino a quando a febbraio 2016 il governo ha annunciato che i nuovi contratti sarebbero entrati in vigore a partire dall’estate di quest’anno. Il nuovo sistema prevede un carico di lavoro molto elevato e risulta a detta dei medici impraticabile, oltre che contenere una forte discriminazione contro le donne e pretende nonostante ciò di essere applicato per legge. Sono stati numerosi gli scioperi già a partire dalla prima metà dell’anno: il 58% dei cosiddetti “juniores”, che comprende i neolaureati e i medici che esercitano la professione già da dieci anni, ha detto “no” a questo nuovo contratto e ha indetto una serie di scioperi anche per i mesi di ottobre, novembre e dicembre.

Proprio il BMA si è espresso riguardo ai prossimi scioperi, sostenendo che non verranno annullati a meno che il governo non modifichi l’accordo. Il motivo principale per cui lo sciopero della prossima settimana è stato annullato è legato alla brevità del tempo con il quale è stato annunciato: i direttori degli ospedali avevano espresso le loro preoccupazioni, sostenendo che questo sciopero avrebbe potuto mettere a rischio la salute dei pazienti. Nelle parole della Dottoressa Ellen McCourt, leader degli “juniores”: “La sicurezza dei pazienti è sempre al primo posto. Nonostante l’annuncio sia stato fatto dal BMA con sufficiente anticipo, abbiamo deciso di annullare questo sciopero e permettere all’NHS di prepararsi adeguatamente per tutelare i pazienti“, ha affermato. “Gli scioperi futuri sono ancora evitabili. Il BMA ha ripetuto più volte che verranno annullati se il governo fermerà le procedure che costringeranno i dottori più giovani a lavorare sotto un contratto che hanno rifiutato, perché non credono che sia adeguato per la sicurezza dei pazienti né per la loro professione.”
Lo sciopero della prossima settimana doveva essere il primo di cinque organizzati da ora fino alla fine dell’anno: i prossimi si terranno – a meno che non cambino le condizioni – dal 5 all’11 ottobre, dal 14 al 18 novembre e dal 5 al 9 dicembre.