( Philip Baglini Olland )- 91 anni, un’oscar e la stella nella walk of fame, ma soprattuto un carattere italaiano.
Ricordo ancora la prima volta che ho composto il numero di tellefono, era un Novembre piovoso quello del 2006. La grande regista mi accolse con una voce decisa e squillante, mettendomi subito a mio agio. Fu una lunga intervista, qui ne riporto l’essenza… come mi disse Lei : Ricordi mio caro giocane, e’ l’Essenza che conta nella vita.
Quando ha capito veramente che la sua vita sarebbe stata quella del cinema?
Da quando ho conosciuto Fellini
Ci parli di Fellini. Come è stato il primo incontro?
Un regalo bellissimo della mia vita che devo a Marcello e a Flora Mastroianni. Emozionante e divertente. Come ritrovare un compagno di giochi con il quale hai rubato la marmellata. Era un poeta, un genio.
Secondo lei oggi come sta il cinema italiano?
In una lunga ma confortante convalescenza.
L’Italia prova agli Oscar con “Nuovomondo” di Crialese, cosa pensa del film ha davvero una possibilità di vincere?
Sì, è un film bellissimo, brillante, vitale, realistico. Con ottimi e giovani attori come Vincenzo Amato. Spero proprio che Crialese vinca.
Lei ha diretto attori e attrici bravi e famosi. Ma c’è ne è uno/a in particolare che li piacerebbe dirigere?
Oltre i miei amatissimi con i quali ho avuto il piacere di lavorare, ce ne sono moltissimi. Faccio solo dei nomi italiani: Zingaretti, Favino, Rubini, Scamarcio e le attrici quasi tutte.
Perché a volte i suoi film hanno nomi lunghi e strani come per esempio “Peperoni ripieni e pesci in faccia?”
Per gioco, per reazione e per provocazione al sentimentalismo di certe mode piene di “cuore”
Quale è la principale qualità per diventare un buon regista?
Talento, passione, tigna e culo!
Tra i giovani italiani chi vede come candidato a diventare un buon regista?
Parecchi, ma non voglio fare nomi per non addolorare i nomi non fatti.
Secondo lei perché i film comici fanno incassare molto il botteghino rispetto a films drammatici e profondi?
Il pubblico ama ridere, soprattutto il”grande pubblico”. La cosa più bella è riuscire a farlo ridere trattando temi e problemi drammatici e sociali.
Quale è stata il momento più bello della sua vita?
Il primo bacio in macchina con Enrico
Cosa la infastidisce delle persone?
Noia, presunzione, rumore, ipocrisia…la lista è lunga
Un ricordo del regista Gillo Pontecorvo recentemente scomparso.
Occhi verdi, talento forte e pigro. Ironia e impegno.
Cosa le fa paura della vita?
La morte
La ringrazio signora WERTMULLER
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