Roberta Chiatti (Londra) – In inghilterra da lunedì 12 aprile pub e ristoranti potranno ospitare all’aperto i propri clienti. Anche negozi, palestre e parrucchieri riapriranno le loro attività dopo che i dati hanno mostrato una notevole riduzione dei casi di infezione e mortalità per covid.
Ad annunciarlo è stato il primo ministro alla conferenza stampa di ieri (5 aprile), il quale è inoltre fiducioso che i viaggi internazionali possano riprendere ben prima del 17 maggio ma a nuove condizioni. Verrà introdotto un sistema a “semaforo” che classificherà i Paesi esteri nelle categorie: verde, arancione e rosso in base ai casi d’infezione e mortalità.
Colore verde (Paesi non pericolosi): Chi torna in UK dai Paesi “verdi” non farà la quarantena ma dovrà eseguire 3 test, più uno da fare poco prima dell’imbarco.
Colore arancione: Questi sono i Paesi un leggero rischio in più rispetto ai “verdi”. Se tornerai in Regno Unito da uno di questi Paesi dovrai fare la quarantena e sottoporti a 3 test.
Colore rosso: Chi proviene dalle “zone rosse” del mondo, dovrà autoisolarsi per 10 giorni in un hotel assegnato dalle autorità locali e sottoporsi a 3 test.
Nei prossimi giorni verrà pubblicata la lista dei Paesi inserite nelle categorie sopracitate e saranno forniti tutti i dettagli sulle regole che i passeggeri dovranno eseguire prima e dopo l’imbarco.
Boris Johnson vuole mantenere cautela ed infatti nonostante sia soddisfatto del lavoro finora svolto, non canta vittoria e avverte che non si tornerà alla normalità quest’anno. Ciò che preoccupa gli esperti è la terza ondata di Covid che si sta diffondendo in Europa. Non solo, le previsioni degli scienziati suggeriscono che a metà estate, quando i cittadini viaggeranno di più e inizieranno ad uscire più spesso, si manifesterà un picco dicasi simile a quello registrato a Gennaio 2021 e quindi tutti gli sforzi del piano vaccinale potrebbero essere vani.
In merito al passaporto vaccinale, secondo alcuni esperti potrebbe avere un ruolo rilevante nel Paese e nel mondo e permetterebbe di capire se una persona è stata vaccinata o risultata negativa ad un recente test oppure se sono immuni dopo esser stati infettati.
Essendo però il vaccino non obbligatorio, il passaporto (per alcuni) è “discriminatorio” ed ecco perchè circa 70 parlamentari stanno facendo di tutto affinché il documento non venga richiesto anche nei locali, pub e ristoranti.
Al momento l’NHS sta lavorando su modi digitali e analogici che consentano di dimostrare il proprio status di Covid, ma non ci sono dettagli sul fatto che ciò possa includere l’uso di un’app.