Londra – Il Ministro per il Commercio Internazionale britannico ha annunciato l’inizio di un Dialogo tra Regno Unito ed Italia, su una nuova partnership per promuovere esportazioni e investimenti, volta a far crescere il volume del commercio tra i due paesi.
Anne-Marie Trevelyan ha fatto l’annuncio insieme al Ministro italiano degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Luigi Di Maio a Sorrento durante la sua permanenza in Italia per il G20, il primo summit internazionale al quale Trevelyan ha preso parte da quando ha assunto il ruolo al Ministero per il Commercio Internazionale di Londra (Department for International Trade).
Il Dialogo è destinato a promuovere le esportazioni delle aziende di entrambi i paesi, anche in settori ad alto rendimento come le scienze della vita, la difesa e la sicurezza, così come i settori in crescita per il futuro come il digitale e la tecnologia.
- Un nuovo Dialogo su export e investimenti per incrementare le esportazioni delle aziende britanniche e di quelle italiane
- Il Ministro per il Commercio Internazionale, Anne-Marie Trevalyan, ha incontrato il Ministro italiano degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio, dopo la riunione del G20 a Sorrento
- L’Italia è l’ottava economia più grande del mondo e il valore degli scambi commerciali tra Italia e Regno Unito nel 2020 ammonta a £38 miliard
Promuoverà anche gli investimenti interni, compresi i settori a basse emissioni di carbonio come l’eolico onshore e offshore, l’idrogeno e lo stoccaggio e la cattura della CO2, oltre all’industria alimentare e delle bevande e al settore tecnologico – dove il Regno Unito, forte della sua ricerca e della tecnologia, può aiutare a sostenere le imprese italiane.
Il nuovo forum di colloqui cercherà anche opportunità per una maggiore collaborazione e condivisione delle migliori pratiche tra le organizzazioni di credito all’esportazione dei due paesi – UK Export Finance e l’Agenzia Italiana per il Credito all’Esportazione – aiutando le PMI e le aziende che mirano a crescere nei rispettivi mercati.
Il Ministro per il Commercio Internazionale Anne-Marie Trevelyan ha commentato:
“Rafforzare le nostre relazioni bilaterali con l’Italia è un vantaggio per tutti, che aumenterà le opportunità di esportazione e la promozione degli investimenti per le nostre imprese”.
“L’Italia è il nostro nono più grande partner commerciale, mentre il Regno Unito è il quinto più grande mercato di esportazione dell’Italia. Sono lieta che stiamo dando il via a questo nuovo Dialogo”.
“Il Regno Unito e l’Italia stanno lavorando fianco a fianco per garantire il successo del vertice sul clima COP26 a Glasgow. I prossimi 18 mesi sono critici per il nostro pianeta e insieme daremo l’esempio per accelerare i progressi verso una ripresa verde, resiliente e inclusiva.”
Il Dialogo dovrebbe portare a colloqui ministeriali annuali e a nuovi forum per un impegno più regolare tra i due governi, così come a partnership commerciali innovative e a legami più forti tra i CEO britannici e italiani.
Lo scorso anno, il commercio tra il Regno Unito e l’Italia ha superato i £34 miliardi. Alcuni dei prodotti britannici più popolari esportati in Italia nel 2020 includevano automobili per un valore di £829 milioni – equivalente al 10% di tutte le merci britanniche esportate in Italia – e £383 milioni di prodotti medicinali e farmaceutici.
I consumatori britannici hanno potuto acquistare £1,2 miliardi di abbigliamento italiano nel solo 2020 e il Regno Unito ha importato £860 milioni di bevande e oltre £641 milioni di frutta e verdura.
L’incontro con l’Italia segue il vertice dei ministri del commercio del G20 a Sorrento di ieri. Anne-Marie Trevelyan ha inoltre incontrato i partner chiave, tra cui India, Singapore e Canada per discutere il sistema commerciale globale in vista della dodicesima conferenza ministeriale dell’OMC (MC12) il mese prossimo.
Il Regno Unito sta lavorando per porre fine alle pratiche commerciali dannose per l’ambiente e userà il suo nuovo seggio indipendente all’OMC per sostenere la causa del commercio sostenibile sulla scena globale.