Putin fa tremare il mondo: Il rischio di un grande conflitto è reale.

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Londra – L’escalation in Ucraina, con la mossa a sorpresa del presidente russo Vladimir Putin di annunciare il riconoscimento dell’indipendenza delle autoproclamate repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk e poi di ordinare l’invio di truppe nella regione del Donbass, è la notizia di apertura dei siti di informazione di tutto il mondo.

Lo strappo separatista firmato da Mosca e dalle repubbliche filorusse del Donbass ha spinto l’Onu a fare una riunione d’emergenza del Consiglio di Sicurezza Onu: “Il rischio di un grande conflitto è reale”, e intanto la Borsa di Mosca crolla in apertura: prezzi di oro, petrolio e gas in netto rialzo

La via delle sanzioni alla Russia sembra essere per ora il timido tentativo di evitare la guerra : “Il riconoscimento delle due repubbliche autoproclamate del Donbass” da parte della Russia “è inaccettabile”. L’Italia è “assolutamente convinta nel procedere sulla strada delle sanzioni“. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, a Parigi per il consiglio europeo dei ministri degli affari esteri “in cui daremo l’ok politico – ha detto – alle sanzioni nei confronti della Russia”.

Anche dalla Gran Bretagna arriva la prima raffica di sanzioni economiche britanniche contro la Russia” sarà resa nota oggi. Lo ha detto il premier britannico Boris Johnson, avvertendo che Vladimir Putin è deciso a “un’invasione su vasta scala dell’Ucraina”.

Dopo la firma dell’indipendenza fatta da Putin: si legge che la decisione di inviare forze russe è stata presa. Gli accordi implicano, tra le altre cose, la protezione congiunta delle frontiere con la Russia e creano una base giuridica per la presenza dell’esercito russo nelle due regioni.

Nel discorso di Putin alla Nazione, parole come lame contro gli USA: Gli americani, ha sottolineato Putin, “dicono che non dobbiamo preoccuparci per l’ingresso dell’Ucraina nella Nato e che ci vorrà tempo perché questo accada. Ma cosa cambia per noi? Assolutamente nulla. Gli Stati Uniti non hanno escluso l’allargamento, se rispetterà determinate condizioni. Quindi arriverà il momento dell’adesione e allora la Nato non sarà più un’alleanza difensiva. Siamo noi l’obiettivo dei missili della Nato”.

Vladimir Putin com un terminator continua il suo discorso: “L’Ucraina ha già perso la sua sovranità”, diventando serva “dei padroni occidentali. Il Paese “ha sempre rifiutato di riconoscere i legami storici con la Russia e non c’è da meravigliarsi quindi per quest’ondata di nazismo e nazionalismo. Continuavano a ricattarci sulle forniture energetiche e sono questi gli strumenti che hanno utilizzato nelle trattative con l’Occidente”.

Dall’altra parte la risposta del presidente ucraino Volodimyr Zelensky, secondo il quale l’Ucraina “non ha paura della Russia” e i suoi confini “rimarranno gli stessi”.