Londra (Caterina Rossi ) – Il giornalista sul campo, Claudio Locatelli a London One Radio ha spiegato l’attuale situazione in Ucraina. Locatelli al momento dell’intervista si trovava in un campo base a kramatorsk, città a noi nota per la strage alla stazione, quando un missile colpì il piazzale dove stavano cercando di evacuare diverse persone.
Locatelli è appena tornato da una missione in Luhansk che è una delle due parti del Donbas, l’altra è Donetzk. I fronti sono in continuo movimento per cui questo ha comportato ulteriori difficoltà per Locatelli e la sua troupe al raggiungimento dell’ultima zona in mano agli Ucraini in Luhansk.
Locatelli ci ha fatto capire cosa vuol dire il senso di normalitá in situazioni di guerra:
” Durante una mia diretta c’erano due signore anziane che come tante altre guardano la natura stando ferme, all’improvviso è passato un missile ed è esploso a una decina di km dal punto dove eravamo noi con le signore”
“Perchè è così, una parte della guerra è così c’è la normalità interrotta, frammentata dai missili”
Locatelli ha scelto di recarsi in questo luogo perché oltre a essere l’ultima parte del Luhansk in mano a Ucraini si trova a 15-20km dalle truppe cecene, considerate tra le più brutali per i crimini di guerra perpetuati. Parlando con queste signore, Locatelli ha provato a carpire un punto di vista locale sulle contraddizioni del Donbas; infatti, chi vive in Luhansk e Donetzk parla per lo più russo e ha sempre reputato i vicini russi come dei fratelli, fino al primo conflitto del 2014 quando iniziò la divisione del Donbas tra nazionalisti e separatisti, supportati dai Russi.
La guerra potrebbe cronicizzarsi
Secondo Locatelli questa guerra potrebbe cronicizzarsi come è avvenuto con la guerra in Siria, ma la conferma la potremo avere solo in maggio.
Infatti, il 9 maggio ci sarà l’annuale parata a Mosca contro la fine del nazismo che probabilmente sarà replicata anche a Mariupol, città che in queste ore sta cadendo in mano ai russi. Inoltre, la Russia potrebbe voler chiudere la guerra a causa delle ingenti perdite avute a Kiev.
Kiev è stato il fronte più importante dal punto di vista strategico, la capitale è stata assediata su tre fronti dai russi che hanno avuto numerose perdite umane e di mezzi militari.
“Quindi maggio probabilmente ci permetterà di capire se la guerra si cronicizzerà o se passerà a un altro livello diplomatico posticipando il futuri scenari bellici”
Situazione della Gran Bretagna con l’Ucraina
La Gran Bretagna, sta preparando una parte dell’esercito ucraino, e sta fornendo una parte delle armi.
“Il problema è che proprio dalla mia investigazione su campo alcune di queste armi sono arrivate in mano a delle milizie, non tutte le milizie saranno controllabili”
La propaganda Russa racconta ufficialmente che l’invasione dell’ucraina ha lo scopo di denazificarla ma in realtà questa guerra ha permesso a forze di estrema destr adi assumere un certo grado di potere anche grazie alle armi, problema che toccherà a Kiev risolvere una volta che il conflitto sarà terminato.
Ascolta tutta l’intervista di Locatelli a LondonONEradio
Boris Johnson sta supportando l’ucraina ma le motivazioni vanno al di là del supporto di una democrazia sotto attacco, infatti, una di queste ragioni è quella di ristabilire il ruolo dell’Inghilterra fuori dall’Europa con gli stati uniti.
Le conseguenze locali della guerra in Ucraina dipendono da area ad area, la guerra non è infatti vissuta allo stesso modo da tutta la popolazione ucraina. Ad esempio, per quanto riguarda i beni alimentari, adesso a Kiev dopo il tentativo di assedio si può trovare anche la pizza o andare al bar però comunque vige il coprifuoco militare per cui dopo le 10 i militari sono tenuti a sparare a chiunque esca di casa.
Per Locatelli essere in Ucraina adeso non è un lavoro ma un impegno per portare le informazioni e la verità.
“Nessun reporter dovrebbe parlare di cose per cui non ha fonti e che non ha verificato personalmente, dobbiamo smetterla di sbrodolare con ipotesi qualunque cosa. La propaganda è un nemico non dobbiamo contribuire a questo.”
Locatelli è anche intervenuto con una domanda alla conferenza tenuta a sorpresa dal presidente Zelensky chiedendo che molti chiedono una resa ucraina per fermare questo massacro ecco la rispista del premier Ucraino: