Londra – Sesso & Legalita – e le associazioni criminali-

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Londra- Ecco una riflessione sul mondo della prostituzione a Londra. Dietro alle belle ragazze organizzazioni criminali e false agenzie turistiche.

 

.."Premessa: per avere queste informazioni sono stato per 3 anni a ricercare, luoghi, persone e situazioni .Doveva essere una ricerca destinata per un film documentario, ma come spesso accade, qualcuno mi ha rubato delle infomazioni. Ma a differenza degli altri non trattero l’argomento in maniera supeficiale ma“reale”.

Secondo la legge britannica la prostituzione e’ legale nelle case, quando non ci sono piu’ di due prostitute nella stessa casa con una persona che fa da receptionist. La legge e’ cambiata alcuni anni fa’,quando era possible avere una sola prostituta e una persona alla reception ,e fin qui e tutto legale.

E’ illegale la prostituzione nelle strade e nei night clubs e nelle case con piu’ di due persone che si prostituiscono. Quindi le case di tolleranza sono illegali. Le prostitute devono avere 18 anni come gli stessi clienti. Un minorenne non puo richiedere questo“servizio”, (almeno in teoria). E da qui’ ho cominciato la mia ricerca cercando di entrare nelle viscere dell’attivita piu’ antica del mondo. Ma come si arrivaa prostituirsi?  I motivi ovviamente sono diversi da persona e situazione.E ovvio che e’ un attivita’ profiqua, il motivo principale sono i soldi che facilmente arrivano. Una prostituta a Londra ha un costo che va da un minimo di 70 sterline l’ora a 1,500 l’ora.

Il fatto che va sottolineato e’ che si prostituiscono tanttissime studentesse universitarie (e in certi  casi anche di scuolesuperiori) . Dai libri ad escort, per pagarsi l’universita, e per molte e’ il solo modo per lasciare una situazione peggiore dietro alle loro spalle e poter intrapendere cio che vogliono: spesso la liberta’. Normalmente questo in molti casi dura solo per il periodo degli studi universitari, e per uno o due anni dopo il raggiungimento del diploma universitario. Le percentuali sono anche abbastanza alte sino ad arrivare al quasi il 50% delle studentesse in UK. Leescort-studentesse, cosi’ facendo hanno abbastanza soldi per poter pagare l’affitto,vivere, e divertirsi. Alcune vedendo il profitto lasciano gli studii rendendosi pero conto che comunque non sara per sempre la loro professione.

La prostituzione “legale” in Uk e’ stata ed e’ molto usata anche dalle varie mafia dell’est europeo che promettendo alle giovani ragazze facili guadagni, avvicinandole con la scusa di un servizio fotografico.Le giovani vengono raggirate perche’ molto spesso i lavori che gli vengono offerti sono a paghe minime anche illegali e  non hanno niente a vedere con la “minimum wage” la quale e pur sempre una paga da fame. Ci sono molte agezie che offrono lavoro in UK, ma attenzione, perche’sono solo coperture per introdurre le ragazze al mondo della prostituzione illegale. Offrono loro dei pacchetti lavoro-studio e conseguete Visa, e in tali casi l’agenzia anticipa alle ragazze anche il bigletto dell’areo perche’ la ragazza si accorda di ripagare tale agenzia in "ogni modo”.  

Purtroppo la mancanza di adeguati controlli sull’emigrazione in UK, comporta anche situazioni peggiori , ragazze anche minorenni vengono portate qui a prostituirsi usando sempre la solita scusa del fare work experience. Poi con forza vengono vendute a una o altra organizzazione criminale che ormai usa particolari siti perfettamente legali in UK. E le ritroviamo fotografate in siti di Escots dove basta un click per scegliere quella di vostro gradimento. Le tariffe sono competitive, a seconda della bellezza della ragazza o delle sue specialita. Oltre allo sfruttamento,negli ultimi anni purtroppo, si e’ aggiunto un altro grave problema, ilBAREBACK(sesso senza preservativo), che e’ cresciuto specialmente nell’09, ede’ in aumento anche grazie all’ultima  crisi economica. Molte ragazze per poter estingure un debito difficilmente ripagabile sopratutto con la mancazza di “clients” offrono un servizio che di fatto rischia la diffusione di malattie e infezioni ben note a tutti come aids,hiv,sifilide,epatite ecc.

Per coloro che legalmente lo fanno NHS (il serviziosanitario nazionale inglese) mette a disposizione controlli, ma per coloro chevengono illegalmente forzate a farlo non ci sono controlli. 

La british police fa ovviamente il suo lavoro ma naturalmente se la denucia non parte dalle ragazze stesse (che in molti casi non parlano la lingua) diventa molto difficile perseguire i criminali. In alcuni casi le ragazze forzate a fare il “servizio” senza preservativo, hanno denuciato chi le aveva assunte e vinto la causa: questo dimostra che ci si puo’ribellare,  ma senza la denuncia delle medesime non si puo’ fareniente. 

Una soluzione sarebbe vietare tale servizio e vietare advert che offrono sesso senza protezione, cosi non possano includerlosui loro adverts commerciali.  Avvolte le ragazze sono consapevoli del rischio ma lo "accettano" perche vengono da una realta’ piu’ povera odisattata ( droga, abbuso ecc.)

Le istituzioni in UK sono a conoscienza di questo problema ma non sembra che siano interessate al tal punto di fare una legge. Il BAREBACK e’ diventato ancora piu frequeste come servizio anche tra le ragazze giovanissime appena 18enni. Una campagna d’informazione per queste ragazzesarebbe necessaria visto che in molte di loro vengono da un background non propio agiati e quindi meno coscenti delle consequenze a cui vanno incontro.Comunque qualcosa si sta muovendo, almeno in linea teorica, perche’ in occasione delle olimpiadi che si terranno in estate a Londra nel 2012, gli operatori telefonici di maggior rilievo, Orange, T-Mobile, 3 e Virgin Mobile hanno deciso di bloccare i numeri delle prostitute londinesi e bloccare i contatti tramite l’immissione di una sorta di black list impostata per evitarele chiamate ai numeri.  Il tentativo di bloccare la criminalita della prostituzione si sta muovendo, speriamo solo che non sia solo a livello teoricoo di un falzo buonismo per ottene voti alle imminenti elezioni politiche. Certo e’ che se andiamo nei quartieri a luce rossa, la realta’ e’ ancora diversa.

 

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