GOAT La frase chiave del film: “Rat fuck” – “Fottuta spia”

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( recensione by Katya Marletta) – L’autore e regista Andrew Neel (2012 “King Kelly”; 2007 Alice Neel”; 2006 “Darkon”), porta sul grande schermo la storia autobiografica di Brad Land, lo scrittore di “Goat: A Memoir”, uno scrigno di memorie risalenti al 2005, nelle quali sono racchiuse le emozioni forti e contrastanti della sua fanciullezza, in un serrato confronto con la religiosa cultura della “fraternity”, tipica delle Università americane. “Goat”, titolo del film, è il fedele racconto di queste pagine di vita adolescenziale nelle quali, abilità registica e bravura degli interpreti, si fondono meravigliosamente, donando allo spettatore l’esplorazione degli strati emotivi tipici di quella fase della vita.

La storia è quella del diciannovenne Brad Land (interpretato da Ben Schenetzer) e del suo tentativo di superare la dolorosa aggressione subita a seguito della sua ingenuità. Una leggerezza che lo ha lasciato, fisicamente e psicologicamente, distrutto.

Esperienza che diventa la linea di confine del suo mondo, ma anche l’occasione per un primo confronto con il mondo degli adulti; l’indifferenza della Polizia locale; l’incapacità dei genitori di comunicare con lui e i sensi di colpa del fratello maggiore Brett (interpretato da Nick Jonas), s’innescano come mine nella sua vita.

Ed è proprio dall’analisi del rapporto con quest’ultimo che prende corpo il racconto del film. Un legame forte e complice che viene bruscamente interrotto dalla scelta del fratello maggiore di iscriversi all’Università e di frequentare una confraternita. Brad, rinchiuso ormai nella sua bolla di depressione e paura, sente il mondo crollargli addosso. Ma presto Brett, in pena per lui, lo trascina nel suo mondo.

Brad si immerge totalmente in quella realtà distorta e impenetrabile per gli adulti, dove le regole sono dettate dai più forti e chi non le rispetta è “Goat” capra, dove non si può sfuggire alle prove estreme ed immorali del “nonnismo”.

Una bolla peggiore di quella che si è lasciato alle spalle, che mette a dura prova il rapporto con il fratello e lo costringe ad affrontare i suoi fantasmi interiori e a crescere. “Goat”, sublima il racconto dell’adolescenza ma puntando i riflettori su alcuni aspetti contorti della società americana, nella quale l’ossequità delle regole combacia perfettamente con lo sprezzante compiacimento di non rispettarle.

Nel cast spicca il nome di James Franco, nei panni di Mitch, veterano della confraternita, che arricchisce il film di un prezioso cameo.


English version

GOAT Key phrase of the film: “Rat …

GOAT  Key phrase of the film: "Rat fuck"

Review by Katya Marletta The writer and director Andrew Neel (2012 “King Kelly”; 2007 Alice Ne… READ MORE