Londra (Valeria Piccioni) – Inizia oggi il primo G7 per Giuseppe Conte in veste di Presidente del Consiglio. Il G7 è il vertice dei ministri dell’economia dei paesi più industrializzati al mondo: Stati Uniti, Germania, Regno Unito, Giappone, Francia, Canada e Italia.
Per il premier, sarà un debutto vero e proprio sulla scena internazionale: a La
Malbaie, in Canada, i leader dei sette paesi si incontreranno per discutere del piano mondiale economico soprattutto relativamente alla decisione presa dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, di estendere i dazi sull’importazione di alluminio e acciaio.
Questa decisione, che lo si affermi o meno, riguarda e coinvolge anche tutti gli altri paesi sopracitati. Da venerdì 1 giugno, gli Stati Uniti hanno applicato tali dazi sui prodotti importati dall’Unione Europea. La richiesta, avviata da marzo, è stata sospesa due volte a fronte delle trattative intraprese dai funzionari europei per aggirare la proposta. La misura protezionistica di Trump prevede l’imposizione di dazi del 25% sulle importazioni di acciaio e del 10% su quelle di alluminio.
Anche Canada e Messico, temporaneamente esentati dai dazi statunitensi, non sono stati risparmiati. La stessa misura aveva colpito anche la Cina che però si è impegnata ad alzare le importazioni dagli Stati Uniti, convincendo gli americani a cancellare i dazi.
Anche l’Unione europea ha risposto con l’imposizione di alcuni dazi e la programmazione di altri per il mese di luglio, ma le visioni sul fatto sono diverse e molteplici.
Trump lascerà inoltre il G7 in anticipo per incontrare a Singapore dove incontrerà il dittatore nord-coreano Kim Jong-un.
Intanto il presidente americano non si risparmia affondando i leader di Canada e Francia con caustici tweet: «Per favore dite al primo ministro Trudeau e al presidente Macron che stanno imponendo agli Stati Uniti ingenti dazi e stanno creando barriere non-monetarie. L’Unione Europea ha un surplus dovuto al commercio con gli Stati Uniti di 151 miliardi di dollari e il Canada tiene fuori i nostri agricoltori e altri».
Emmanuel Macron e Justin Trudeau stanno preparando il terreno al G7 contro Trump: «I leader non devono avere paura di raggiungere accordi senza il presidente Usa», ha detto il capo di Stato francese.
«Dovremmo parlare gli uni con gli altri» ha detto invece Angela Merkel da Berlino rivolgendosi all’Italia. E dall’Italia, il neoministro degli Interni Matteo Salvini ha replicato «Le politiche di Trump sono soprattutto per arginare la prepotenza tedesca», creando un certo disagio per il debutto di Conte in Canada.
Tra gli altri punti del G7: il miglioramento delle politiche per la parità di genere, la pace e la sicurezza mondiale, i lavori del futuro, le sfide poste dal cambiamento climatico, la politica estera e in particolare si affronterà la questione della Corea del Nord e del Venezuela vittima di una grave crisi economica.
Di recente, Conte ha dichiarato che all’incontro internazionale avrebbe fatto valere gli interessi dei cittadini italiani e ha precisato che «la prima posizione dell’Italia sarà farsi conoscere, la seconda di farsi rispettare».
La linea mantenuta dal nuovo presidente al G7, sancirà l’immagine della “nuova Italia” agli occhi dell’Europa e del mondo.