Londra (Silvia Damiani) Copie, falzi della Gioconda di Leonardo se ne trovano molti nel mondo. Ma la Gioconda della Camera dei deputati a Montecitorio sembra avere una importanza artistica di tutto rispetto.
E’ una Gioconda della scuola di Leonardo, alla cui realizzazione potrebbe aver contribuito lo stesso da Vinci. Per centʼanni circa se ne erano perse le tracce. Ora verrà esposta”nella Sala Aldo Moro per volere”del questore Francesco dʼUva (M5S).
Non e’ una scoperta, in realta’ era a montecitorio da molti anni, tra arazzi e altri quadri, nell’ufficio del Questore di montecitorio Francesco d’UVA, il quale dopo tanto tempo l’ha fatta guardare meglio a chi se ne intende, ed e’qui la scoperta, quella Gioconda e’ di degno rispetto.

Appartiene alla collezioni Torlioni, che da anche il nome a quadro (Gioconda Torlioni), una storia travagliata per questo quadro, passato di mani in mano e di paese in paese, dalla Francia, in Italia, dimenticato in una soffitta, poi appeso nell’ufficio del Questore, e poi ridimenticato a causa del covid.
L’opera, probabilemente e’ stata vista anche da Leonardo e forse anche supervisionata, trovera’ il giusto spazio (per ora) nella sala di Aldo Moro in Montecitorio, anche se dovrebbe essere esposta in un museo degno del suo rispetto.