Ogni giorno, attraverso la comunicazione diretta con i miei “ pazienti” o meglio a coloro che si rivolgono a me con fiducia, arricchisco la mia umanità e sempre più sviluppo al mia sensibilità verso i bisogni del mio simile: l’essere umano.
Cerco, durante il loro spontaneo racconto di mettere dalla loro parte per meglio capire il loro stato d’animo e dopo diversi anni di lavoro ho capito che necessitano proprio di un attento ascolto,questo è uno dei doveri del naturopata. Il ricorso sempre più diffuso alle medici cosi dette non convenzionali è un fenomeno in continua crescita negli ultimi anni, questo in Italia, mentre all’estero è da molto tempo di regolare uso affiancare tale figura alla medicina tradizionale in Italia infatti c’è ancora molta confusione a tale riguardo.
Ogni individuo che si confronta con la realtà della malattia ritrova costretto a rivolgersi al medico il quale prescriverà una serie di esami o farmaci. È proprio questo il punto entrare nella concezione che la figura del naturopata è colui che cerca di prevenire con una attenta analisi dei simboli spesso considerati dalla medicina banali ho attribuiti a stress.
La medicina è un grande dono, una possibilità all’essere umano di guarire e vivere ed il medico allopatico ( o ufficiale) è molto importante e speso indispensabile e sarebbe sbagliato contrapporsi ai metodi di diagnosi e alle cure che vengono proposte e che in molti casi sono necessari e si rivelano efficaci ò.
Purtroppo però sento speso critiche da parte dei medici verso le terapie naturali e per questo voglio battermi e informare. La medicina così detta “ufficiale “ e già il termine dice tutto, ha perso di vista la realtà complessiva della persona ammalata interpretando il disturbo come mal funzionamento di un singolo organo ogni disturbo è causa di diversi fattori concomitanti quali cibo stili di vita, emozioni, batteri, virus ecc.. che vanno individuati e singolarmente trattati.
Le terapie naturali,non sono una “moda” come spesso viene definita ma tradizione diffusa che dura da secoli, che aiuta a prevenire e a ristabilire lo stato di salute e quando necessario, con l’aiuto della medicina, a curare. Il paese più aperto alla naturopatia è attualmente la Germania, dove la figura professionale ( Heilpraktiker) viene riconosciuta fin dagli inizi del novecento, seguono l’Inghilterra, l’ Olanda, la Danimarca. In tali paesi tale terapia viene usata nelle strutture pubbliche come supporto alla medicina ufficiale. L’operatore naturopata del benessere non può e non deve fare diagnosi di malattia, compito di esclusiva pertinenza medica, ne interferire sulla prescrizione di farmaci dati dai medici. La sua competenza è educativa e preventiva, consiglia una corretta alimentazione, integratori alimentari e fitoterapici (di erboristeria) rimedi floreali e abitudini di vita sane. Il naturopata più lavorare in studi privati, centri benessere, presso studi medici, scuole, centri estetici ecc…. spesso può abbinare terapie quali la riflessologia e lo shiatsu, l’iridologia, lettura dei polsi, conosce la deontologia professionale e le basi di pronto intervento, a un informazione generale su biologia, chimica, anatomia, fisiologia e patologia. I medici potranno trovare quindi nel naturopata un valido collaboratore e non un rivale o inutile figura, e le persone un punto di riferimento per mantenere o recuperare il proprio benessere psicofisico e prendersi cura di se. Per concludere voglio comunicare l’importanza di svolgere la propria professione in maniera consapevole, cioè non superandole proprie competenze, mi riferisco a chi si improvvisa come guaritore offendendo la fiducia e la sensibilità di chi disperato ed impaurito dalla malattia e ritrova ad un bivio ed è pronto a sperimentare ogni terapia. Se ogni operatore della salute lavorasse seriamente non ci sarebbero critiche da parte dei medici e il termine di “ maghi” non verrebbe attribuito. La salute di ogni persona è una cosa seria ed è diritto di ogni essere umano ricevere la più attenta cura ed attenzione e soprattutto con il dovuto amore.