Londra (G.Faloia e R. Pirulli) – Il gestore dei corsi di italiano COASIT sarà la scuola privata italiana di Holland Park . Questo e’ stato l’oggetto principale della riunione straordinaria voluta dal Comites di Londra e approvata dal Console Generale Marco Villani.
La notizia degli ultimi giorni che il Coasit che era in liquidazione e delle dimissioni del presidete De Besi aveva gettato la situazione Coasit in un baratro. Quello che è stato fatto in sede Consolare stasera e’ stato quello di cercare di salvare i corsi che dovrebbero ripartire a Settembre e pensare al bene di 5000 ragazzi, 56 docenti e 2000 famiglie.
Fino ad ora il Console Marco Villani non si era mai espresso, non era mai uscito con un comunicato dove spiegava la situazione, e per questo ” rimproverato ” tramite una lettera da parte di alcuni membri del Comites. In realtà il consolato stava lavorando assiduamente per cercare una soluzione, la migliore per risolvere questa incresciosa situazione.
Soluzione al Caso Coasit
Oggi a due ore prima dall’inizio dell’assemblea Comites è stato presentato un preventivo di Bilancio con la soluzione che il contratto del vecchi Coasit venisse preso dalla scuola Italiana di Londra gia’ presente sul territorio. Soluzione presa per necessità temporale, perché per far ripartire i corsi a Settembre va presentato il Bilancio entro il 30 Luglio 2018. Quindi tra 3 giorni. Il bilancio deve essere approvato, firmato dal console generale, dopo di che passa al ministero degli affari esteri il quale se trova il bilancio in ordine, eroga i contributi.
Teniamo a ricordare come abbiamo fatto in tutta la nostra inchiesta che il COASIT, è registrato nel Regno Unito come ente di beneficienza (charity) ed era finanziato dal Ministero degli Affari Esteri, mentre altri contributi provenivano dalle donazioni di istituzioni locali e dai soldi dei studenti iscritti. L’obiettivo del COASIT era di mantenere viva la lingua italiana a Londra attraverso corsi extrascolastici – (ecco da chi viene finanziato).
La soluzione dell’ultima ora della scuola italiana è stata appresa con stupore dai membri del Comites i quali in sede di assemblea hanno manifestato il loro disappunto per la troppa fretta con la quale è stata trovata la soluzione.
Il Console Generale Marco Villani presente alla riunione ha fortemente difeso la sua posizione e il lavoro dell’ufficio amministrativo, dicendo che per salvare i corsi e farli ripartire a Settembre è l’unica soluzione al momento visto anche i tempi stretti.
Il Console, e il Consolato sono chiamati a fare il bene per la comunità italiana a Londra, e in questo caso l’urgenza e le varie problematiche del caso con tempi veramente stretti per trovare una soluzione immediata, hanno fatto sì che la migliore soluzione era quella di dare in gestione il contratto Coasit alla scuola italiana.
L’altro aspetto messo in evidenza da alcuni membri del Comites e riassunti da Pisauro sono stati che non sono abbastanza chiari i criteri della scelta e sopratutto potevano essere valutato un bando pubblico per dare la possibilita’ ad altri enti di poter gestire la situazione. I tempi stretti non vuol dire sempre riccorre a soluzioni affrettate.
Ma di mezzo a questa questione c’e’ di più c’è la dignità Italia, c’è la cultura Italia c’è la faccia dell’Italia davanti alla comunità inglese. Quindi una soluzione immediata doveva essere presa. Luigi Reale, membro del COASIT, interviene e chiede spiegazioni su chi paghera’ le aule fino ad ora usate per fare i corsi di lingua italiana nelle scuole inglesi, chi paghera’ gli stipendi ai docenti. La risposta sta nei liquidatori inglesi che ancora stanno analizzando il caso ma hanno promesso che alla fine saranno pagati tutti.
La messa al voto del preventivo del bilancio da parte del Comits per la prima, forse, trova tutti i membri d’accordo ad astenersi tutti, da approvare un bilancio presentato solo poche ora prima al Comites, e quindi nel rispetto della comunità italiana, tutte le liste rappresentanti Comites hanno votato il voto di astenzione.
Il Comites non approva il bilancio per l’anno 2018. Questa azione non blocca nulla, perché come sappiano il Comites ha solo un parere non vincolante. Vincolante invece è e sarà il parere favorevole del Consolato per far ripartire i corsi. Ultima parola suprema aspetta al ministero degli affari esteri, che di solito su parere positivo del consolato approva il bilancio.
La questione è risolta quindi?
La questione si può dire finita? No del tutto ancora. Diciamo che c’è stato un enorme lavoro da parte del Comites di Londra per mettere una grande pezza su di una ferita che grondava sangue, un passo importante e’ stato fatto. Se i corsi ripartono a Settembre e’ grazie a questa azione ben pensata e mirata al bene dei ragazzi e famiglie.
Rimangono dei punti interrogativi importanti, come e’ stato possibile che un ente come il Coasat da 50 atti attivo da 10 diventato Charity inglese ( per non pagare le tasse), che prende un contributo varivabile dallo stato di circa 415 mila euro l’anno piu’ altri contributi possa fallire per bancarotta? Come mai il bilancio non e’ stato passato e quindi il Ministero degli affari esteri non ha erogato i soldi?
Dopo aver dedicato 3 mesi a questa inchiesta una idea noi ce la siamo fatta: nessuno ha rubato, solo una cattiva gestione dei soldi. Spese folli per una sede al centro di Londra, che poteva essere evitata, tre, quattro segretarie quando forse ne bastava. Insomma tante spese che si potevano risparmiare o evitare.
Una piccola confessione del Ex Presidente Coasit
Inoltre, l’ex Presidente del COASIT (De Besi) presenta alla riunione e profondamente dispiaciuto, confessa che nel 2008 era stato stato istanziato un fondo di liquidazione per i docenti, nel caso in cui in futuro sarebbe potuto succedere qualcosa, ma questo fondo non è stato mai presentato in bilancio. Questo fondo appare e scompare solo sul bilancio inglese della company house ma non su quello italiano, confermato con decisione dalla Dottoressa Polinari dell’amminstrazione Consolare. Questo fondo nessuno sapeva nulla, nessuno sapeva della sua esistenza. Solo all’ultimo quando i soldi in cassa erano finiti e’ saltato fuori e quindi il ministero degli affari esteri non vedendoci chiaro e non sapendo da dove venisse e cosa fosse questo fondo non ha dato soldi e ha concelato i fondi. Ecco come e’ andata.
La parte politica e gli eletti all’estero On.Simone Billi e Sen Raffaele Fantetti
Presenti alla riunione c’era On Billi ( lega) il quale come rappresentante di maggioranza di Governo si e’ sentito molto indignato dalla situazione, ma conta il bene dei ragazzi e delle loro famiglie e “Tutti insieme dobbiamo fare in modo che i corsi devono riprendere il prima possibile” – dice l’On Billi che ha poi aggiunto:
“Cercheremo di fare in modo che la priorità possa essere risolta. La priorità […] è quella di far ripartire i corsi a settembre […] Chiaramente la seconda priorità che non si può prendere sotto gamba è quella dei debiti, perché […] gli affitti dei locali devono essere pagati anche per non mettere a repentaglio l’inizio dei nuovi corsi […]”
Il Senatore Raffaele Fantetti ( Forza Italia), sottolinea con decisione la decisione del Consolato. Prende atto dell’increscioso fatto, dell’errore che e’ stato fatto, ma, dice il Senatore e’ necessario andare avanti affinché i corsi riprendono. Questo caso, continua il Senatore, e’ sotto gli occhi anche delle altre comunita’ italiane nel mondo, e aver trovato una soluzione e’ da esempio per tutti.
Sono stati ringraziati anche On.Massimiliano Ungoro (PD) e l’On. Elisa Siragusa (M5S) non presenti alla riunione ma che insieme a Fantetti e Billi si erano interessati e mossi a trovare e sostenere una soluzione per il bente della comunita’ italiana a Londra.
La riunione si è conclusa con qualche membro del Comites che non è ancora convito che questa sia la soluzione migliore, che si poteva fare meglio e di piu’. Forse per i ragazzi, docenti e le famigli c’e’ ancora una speranza di salvare il tutto. Ma resta l’interrogativo importante, questa soluzione presa di fretta, ma unica soluzione possibile per salbare l’insalvabile, possa durare nel tempo, e tutti si sperano per altri 50 anni, naturalmente con bilanci in ordine e spese meno folli.
Di seguito i bilanci mostrati in sede consolare che mettono in piena evidenza il denaro utilizzato per supportare sia il servizio che il materiale utilizzati per i corsi.


A partire dai bilanci dell’affitto aule – equivalenti a 33,000.00 di sterline – fino alle quote di partecipazione degli iscritti – pari ad un totale di 87,250.00 di sterline più del contributo ministeriale richiesto pari a 81,043.10 sterline – i preventivi sono stati presentati.
Cosi come il resto dei dati circa la retribuzione docenti, ulteriori spese didattiche o rimborso spese per i viaggi.
