Londra( P.B.O) – La Gran Bretagna si sta accorgendo dell'”errore” che ha fatto con la Brexit.
La carenza di personale su alcuni settori, come ristoranti, ospedali, supermercati. edilizia, e moltri altri, ha fatto ripensare alla scelta, ( forse troppo impulsiva data da una birra di troppo) sull’uscita della Gran Bretagna dall’Europa.
Il Ministero dell’Interno preferisca accordi con i singoli paesi, piuttosto che con l’intera UE, per coinvolgere ragazze alla pari francesi e lavoratori dell’ospitalità spagnoli.
Ai giovani europei potrebbe essere permesso di lavorare in Gran Bretagna come baristi, ragazze alla pari e camerieri, una mossa che ha fatto arrabbiare i Brexiteers.
Sono in corso piani per un programma di mobilità giovanile che consentirebbe ai giovani di lavorare nel Regno Unito per due anni.
Ci sono state discussioni con la Svizzera, che è al di fuori dell’UE, ma il visto potrebbe coprire anche i giovani tra i 18 ei 30 anni che vivono in Francia, Germania e Spagna.
Altri dipartimenti vogliono uno schema a livello di UE, con il Dipartimento per l’ambiente, l’alimentazione e gli affari rurali desideroso di assumere lavoratori agricoli.
Eventuali accordi sarebbero reciproci, consentendo ai giovani britannici di lavorare all’estero, riportando alcuni dei diritti di libertà di movimento che si sono conclusi con la Brexit.
Tuttavia, questa scelta, rischia di far arrabbiare i parlamentari conservatori che vogliono che il governo si concentri sul miglioramento delle possibilità per i giovani britannici piuttosto che fare affidamento sugli immigrati per colmare le lacune nella forza lavoro.
Ma il Ministero dell’Interno ha accettato di allentare le regole sull’immigrazione – guidate dal Tesoro – per consentire a più muratori, conciatetti e falegnami d’oltremare di trovare lavoro qui.
David Jones, dell’European Research Group of Eurosceptic Tories, ha dichiarato: “Ci siamo abbuffati di manodopera straniera per troppo tempo. Dobbiamo formare i nostri giovani, ma il fatto che si parli di inviare più persone dall’estero dimostra che l’obiettivo del servizio civile è sbagliato”.
Il Regno Unito ha già un programma di mobilità giovanile con Nuova Zelanda, Australia, Canada, Giappone e Islanda.
Consente ai giovani di età compresa tra i 18 e i 30 anni di visitare, studiare o lavorare nel Regno Unito per due anni a condizione che non rimangano più a lungo, portino con sé familiari o richiedano sussidi.
Tutto questo avrá un costo, ovviamente, i giovani dovranno, pagare una tassa di £ 259 e il supplemento sanitario annuale di £ 470.